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Fermana, mister Antonioli: «Ci sono tutti i presupposti per tornare a far bene»

Mister e DS commentano l’inizio del torneo tutto in salita sia per i risultati ottenuti, sia per un calendario non benevolo con i gialloblù

Mister Mauro Antonioli durante l'ultima conferenza stampa

Mister Mauro Antonioli ha commentato in conferenza stampa l’avvio di torneo della sua Fermana, che nelle 4 gare iniziali ha portato 1 solo punto, ma rimane fiducioso e conta sulle potenzialità della sua squadra: «Tutti speravamo in una partenza migliore, anche se il calendario non è stato favorevole. Anche se ci sono stati tanti cambiamenti, avevamo un’ossatura già provata. Ci sono stati anche tanti problemi e situazioni tra tamponi, giocatori nuovi arrivati all’ultimo, non siamo andati in ritiro, cosa che aiuta sempre nella conoscenza dei singoli giocatori.

Siamo ancora in una fase di studio. Non voglio essere presuntuoso, ma credo che ci siano tutti i presupposti perché la squadra si possa riprendere da questo momento negativo, sia sotto il profilo dei risultati che del morale. Se dei problemi erano preventivabili, ne sono sorti altri che non ci aspettavamo. E’ normale che ci sia un po’ di scoramento e sfiducia. Dovremo essere bravi noi dello staff e la società a cercare di ridare entusiasmo e fiducia ai ragazzi per uscire da questa situazione complicata, anche se siamo solo all’inizio. Nel calcio siamo tutti giudicati dai risultati, che non vengono mai per caso. Bisogna lavorare, questa è l’unica medicina che conosciamo».  

E’ chiaro che la società, soprattutto in questo momento, continua Antonioli, «deve far sentire la propria vicinanza. I giocatori hanno bisogno di sentire l’affetto da parte della società, anche se la dirigenza non ci ha fatto mai mancare nulla. Dobbiamo ritrovare quella che è sempre stata la forza della Fermana, quell’attaccamento alla maglia che ci ha sempre contraddistinto, per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissi ad inizio anno. Abbiamo fatto, nonostante tutti i problemi che ci sono stati, un’ottima preparazione, disputando un buon pre-campionato, anche se i risultati lasciano il tempo che trovano. Prima di San Benedetto poi abbiamo fatto un passo indietro, andando a lavorare sulla solidità della squadra. I numeri parlano chiaro, occorre lavorare infatti sulla compattezza della squadra per non partire male come avvenuto troppo spesso, vedi le gare con il Sudtirol e domenica scorsa. In questi casi, siamo stati sempre costretti a rincorrere sin da subito, stravolgendo tutto quello che avevamo preparato in settimana. Non credo sia un problema tattico, ad esempio domenica siamo arrivati sempre secondi sulla palla, ed abbiamo trovato un avversario di una qualità altissima, che ha giocato con una grandissima voglia ed intensità. Bisogna capire anche dove sbagliamo noi e dove è più bravo l’avversario. E’ normale che contro il Perugia dovrò cambiare qualcosa».

Il DS Massimo Andreatini, al secondo anno alla Fermana

Anche il DS Massimo Andreatini ha approfondito questo primo avvio di torneo: «Non dimentichiamoci che venivamo da 6 mesi senza calcio. E’ normale che ci siano degli ingranaggi da mettere a posto. Ci sono infatti degli ingranaggi non tattici ma mentali, oltre al fatto di dover giocare senza pubblico. Non è una frase di circostanza, sono convinto che se ci fosse stato il nostro pubblico, in casa avremmo avuto un atteggiamento diverso. Il campionato ci ha insegnato che non ci sono partite facili o difficili. L’unica cosa che fa la differenza è l’equilibrio che si ha nelle singole società o negli spogliatoi. Molte volte ci si fa male da soli. Ogni partita è da giocare, non bisogna partire mai sconfitti, non abbiamo paura di affrontare gare che sulla carta sembrano proibitive».

Ufficializzate intanto le designazioni per la quinta giornata di campionato di LegaPro. Per la sfida del “Curi” Tra Perugia e Fermana in programma domenica 18 ottobre alle ore 15, è stato designato il signor Eduart Pashuku della sezione di Albano Laziale. Assistenti Alessandro Munerati di Rovigo e Stefano Franco di Padova con Simone Galipo’ di Firenze quarto uomo.