FABRIANO – Il contestato fischio contro la Ristopro Fabriano dell’arbitro Ugolini a 5 secondi dalla fine di gara-4, le seguenti vibranti proteste di alcuni dirigenti cartai, la reazione contro di loro di alcuni dirigenti della Gesteco Cividale, la squalifica del campo della Ristopro per una giornata (poi commutata in ammenda pecuniaria) e del direttore sportivo biancoblù per una settimana, le inopinate frasi “fuori onda” della telecronaca dell’addetto stampa friulano: in un attimo, la fin lì tranquillissima finale per la promozione in serie A2 tra Ristopro Fabriano e Gesteco Cividale, attualmente sul 2-2, si è “infiammata”. Anche fuori dal parquet.
È per questo che in vista della decisiva gara-5 di domani, mercoledì 23 giugno, al palasport di Cerreto d’Esi (ore 20.30), i presidenti delle due società hanno deciso di intervenire per calmare gli animi e rinsaldare un clima di amicizia e collaborazione che tra i due club continua ad essere forte.
Il presidente della Gesteco Cividale, Davide Micalich ha espresso il suo pensiero ieri sera, lunedì, in un video sui canali social della società friulana. «Ci dispiace se al termine di gara-4 c’è stata un po’ di confusione ed è successo qualcosa che non doveva succedere, chiediamo scusa se abbiamo ecceduto in qualcosa, non volevamo farlo. Al fischio finale chi perde non ci sta e chi vince forse eccede nei festeggiamenti, così si crea un mix che può diventare pericoloso. Ma rimane il fatto che dopo la gara tra le parti si è creato subito uno stemperamento degli animi».
Il massimo dirigente friulano ha poi ribadito i buoni rapporti con la Ristopro Fabriano. «Fra le nostre società è scoccata una scintilla di grande sportività – sono state le sue parole. – Non ci conoscevamo e si è subito istaurato un rispetto totale reciproco. Ad esempio quando ci hanno chiamato in piena era Covid abbiamo fatto il massimo per andare loro incontro».
E a proposito delle frasi dell’addetto stampa friulano al termine della telecronaca, con il microfono rimasto aperto, il presidente Micalich ha detto: «Il più dispiaciuto di tutti è il nostro telecronista, è una persona di sport e valori, se poi ieri (domenica, nda) è scivolato in qualche ingenuità a microfono aperto, ne approfitto per chiedere scusa da parte sua a mia come società che rappresento, se è stato interpretato male e se gli è scappata qualche parola che non voleva. Non capiterà più. Stessa cosa se qualche nostro dirigente alla fine ha un po’ ecceduto, chiediamo scusa anche per questo».
Sulla stessa lunghezza d’onda, nel tentativo di placare gli animi in vista della “bella” di domani (mercoledì 23 giugno), il presidente della Ristopro Fabriano, Mario Di Salvo, che questa mattina (martedì) ha diffuso un comunicato stampa.
«In merito ai fatti accaduti in occasione di gara-4 disputata a Cividale e relativi provvedimenti disciplinari – sono le parole del “numero uno” fabrianese – mi assumo in prima persona la responsabilità di aver ecceduto in alcuni comportamenti e reazioni a seguito, in particolare, di una chiamata arbitrale che a mio e a nostro avviso riteniamo alquanto discutibile nei confronti della nostra squadra. Purtroppo la delusione per la sconfitta, la rabbia verso alcune scelte arbitrali e alcune gravi provocazioni ricevute da alcuni addetti ai lavori hanno comportato in me una reazione fuori dal normale e da quello che è il corretto comportamento sportivo che ognuno di noi dovrebbe tenere. È sbagliato, al tempo stesso, che per due o tre soggetti di Cividale, si dipinga un’intera tifoseria e un’intera società come “nemica”. Ci tengo a sottolineare, infatti, la correttezza, la sportività e l’accoglienza mostrata da tutta la dirigenza della Gesteco Cividale, così come quella di tutta la tifoseria con la quale abbiamo condiviso momenti di aggregazione e di socializzazione prima di ogni gara, presso gli stand gastronomici allestiti all’esterno del palasport; persone con le quali abbiamo dialogato, confrontandoci su passato, presente e futuro delle nostre società sportive e con la quale abbiamo vissuto attimi di vera condivisione e di vera “amicizia” che possono nascere attraverso lo sport».
Questi, in conclusione, i messaggi dei due presidenti.
Davide Micalich della Gesteco: «Andiamo a Fabriano per giocarci una grande partita, siamo convinti che troveremo un posto caloroso e super sportivo, con massimo rispetto reciproco. Vinca il migliore».
Mario Di Salvo della Ristopro: «Mettiamoci tutti alle spalle quanto accaduto e, allo stesso tempo, colgo l’occasione per invitare tutti coloro che riusciranno a reperire il biglietto per la finale di gara-5 ad accogliere con un caloroso applauso, al momento della presentazione, la squadra ospite per ringraziarla della correttezza e ospitalità mostrata e a sostenere noi con mani, cuore e voce perché’ abbiamo sempre dimostrato che insieme siamo grandi. Alla palla a due abbiamo bisogno di 40 minuti di tifo che ci devono portate dritti in paradiso».