ANCONA- Niente da fare per il GLS Dolphins Ancona sconfitto, tra le mura amiche del Nelson Mandela, 13-40 dai Guelfi Firenze. Troppa la differenza in campo con i toscani, trascinati da Art Briles, a farla da padroni dal primo all’ultimo minuto di gioco. La reazione dorica può essere inclusa solamente nel secondo quarto ma i tredici punti realizzati non sono stati sufficienti a riscrivere il copione della gara. I Dolphins hanno patito in entrambe le fasi facendo registrare, risultato a parte, un passo indietro rispetto alle ultime uscite.
«La partita non ci ha mai visto in gara – spiega coach Roberto Rotelli – Malissimo sin dal primo quarto dove abbiamo girato a vuoto ed i Guelfi hanno prevalso nettamente con giocate al limite dell’imprevedibile. Hanno messo in difficoltà tutte le squadre trovate e noi non siamo stati l’eccezione che speravamo di essere. Hawthorne-Nacita sono un duo redditizio e intercambiabile».
Tanti i rimpianti, specie per esser caduti così al Mandela: «Se analizziamo il momento che stiamo vivendo occorre dire che veniamo da tre gare impegnative. Spiace una prestazione simile davanti al nostro pubblico. Sembravamo dimessi. Ma le ultime gare ci hanno un po’ segnato. Non ci siamo risparmiati. Fisicamente abbiamo subito. Pure troppo».
Difficile pensare a cosa non sia andato, tenendo conto anche dell’assoluto valore dell’avversario: «Purtroppo siamo spariti nel primo quarto. Troppi giocatori importanti fuori causa troppo presto. Troppi in doppio ruolo. Albertson ha rimediato un brutto colpo ad inizio secondo quarto e non ha più giocato. Anche queste situazioni fanno la differenza contro una squadra che sta facendo molto bene come Firenze. Dobbiamo trovare un atletismo che non ci è consono ancora. Ho visto tanto impegno da parte di più o meno tutti ma il primo quarto ci ha segnato. Non voglio parlare di mancanza di concentrazione. Forse l’abbiamo caricata troppo questa partita».