Sport

Football Americano, Lombardi dei Dolphins Ancona presenta gli E-Sports

Il presidente della società anconetana ha spiegato il progetto legato agli E-Sports, lo sport digitale, nato soprattutto alla luce dell'emergenza coronavirus che ha bloccato i campionati

Leonardo Lombardi
Leonardo Lombardi, presidente dei Dolphins Ancona

ANCONA – Il presente e il futuro del football americano, in Italia, lo racconta il presidente dei Dolphins Ancona Leonardo Lombardi. In particolar modo l’occhio va sugli E-Sports, il mondo sportivo digitale, che è sbarcato anche nella palla ovale in tempi di emergenza coronavirus: «Avevo già iniziato a pensare ad alcune attività da fare con la mia squadra (i Dolphins Ancona), e tra le tante idee qualcuna riguardava anche il settore degli E-sports – dice Lombardi -. In quel momento, prima con Francesco Cerra, poi con Fabio Tortosa si è iniziato a parlare di un torneo Madden nel quale si potesse rappresentare il campionato italiano fermo ai box. Ero scettico sulle modalità di messa in onda, soprattutto per la quantità enorme di partite che si dovevano giocare ogni giorno. Ma a me piacciono le sfide ed avendo avuto il supporto di Lorenzo Ancarani, al quale toccava la parte più massacrante del lavoro, abbiamo detto di sì e abbiamo impostato un protocollo di trasmissione».

Buoni i riscontri dal pubblico: «I riscontri sono stati sufficientemente buoni – prosegue Lombardi, soprattutto se si considera che il prodotto non era rivolto ad un pubblico appassionato di videogiochi ma di football. Abbiamo avuto oltre 25.000 visualizzazioni, per 3500 ore: numeri che possono apparire bassi se comparati a ciò cui siamo abituati oggi, ma per chi come me ha visto nascere e sviluppare la Web TV federale, è un risultato importante, soprattutto per il numero di interazioni, che è stato di oltre 327.000. Il che significa che si è avuto un coinvolgimento di persone diverse dai soliti utenti del canale. Sicuramente è un prodotto interessante e da sviluppare: complicato tecnicamente ma ad alto valore aggiunto professionale».

Come in tutte le avventure, i ringraziamenti non possono mancare: «Il mio ringraziamento va a Lorenzo Ancarani che non viene citato mai abbastanza, e che è troppo schivo per interviste o altro, ma che senza il quale questa avventura non sarebbe mai stata portata avanti e forse non sarebbe mai nata. Tutti gli altri li ho già ringraziati personalmente e, come detto ad ognuno di loro, il mio grazie più grande è soprattutto per avermi fatto crescere come persona. Oltre ai miei familiari che si sono sorbiti 61 dirette senza possibilità di fuggire via per colpa della quarantena».