ASCOLI – Ore calde, in casa Ascoli, a quasi una settimana dalla retrocessione in Serie C, dopo l’inutile vittoria ottenuta lo scorso 10 maggio contro il Pisa che non è servita ai bianconeri per restare in B.
Nel giro di qualche giorno, infatti, potrebbe avvenire il passaggio di società, con il patron Massimo Pulcinelli che è intenzionato a vendere, anche in virtù del clima ostile nei suoi confronti che si è creato in città. Nelle ultime ore, però, sembra essere svanita la possibilità che a rilevare l’Ascoli Calcio fosse l’azienda Metalcoat. A tal proposito, è lo stesso Pulcinelli a mettere in chiaro le cose.
Il comunicato della dirigenza
«Intervengo per porre fine alla campagna denigratoria operata da alcuni organi di informazione che mettono a forte rischio l’iscrizione dell’Ascoli Calcio al prossimo campionato – spiega il patron bianconero -. L’Ascoli è un club finanziariamente sano e solido, nulla lascia immaginare che l’attuale proprietà possa avere problemi ad iscrivere la squadra alla Serie C. D’altra parte, in sei anni di gestione sono stati sempre rispettati tutti gli adempimenti, senza mai incappare in punti di penalizzazione. Inoltre, finché non perverranno proposte serie e concrete per rilevare la società, questa proprietà resterà ed onorerà i propri impegni, fermo restando che il messaggio ‘via da Ascoli’ è giunto forte e chiaro ed è nostra intenzione cedere il club. Metalcoat ci ha comunicato ufficialmente di voler rinunciare all’acquisizione dell’Ascoli Calcio in Serie C. L’essersi sentiti ‘tirati per la giacca’ dopo aver letto da più parti dell’acquisizione certa del club da parte di Metalcoat, insieme al clima teso che si è venuto a creare intorno all’Ascoli prima e dopo la retrocessione, ha contribuito, con ogni probabilità, a far desistere tale gruppo dal portare avanti la trattativa. Siamo molto amareggiati dai recenti fatti di cronaca – conclude Pulcinelli -, che hanno fornito uno spettacolo fortemente degradante di Ascoli città e dei tifosi bianconeri. Auspico che quanto prima si torni a respirare un’aria più distesa per il bene di tutti e, soprattutto, per il bene dell’Ascoli Calcio perché quello a cui molti hanno assistito dopo Ascoli-Pisa ha creato una distanza incolmabile coi possibili acquirenti. Ora l’auspicio è di ricevere un aiuto concreto anche da parte di chi aveva garantito che la Metalcoat sarebbe subentrata all’attuale proprietà».
