SENIGALLIA – L’ha decisa una sua bomba dai nove metri a fil di sirena. E i riflettori non possono che essere per lui: Emiliano Paparella, match winner del derby tra la Goldengas Senigallia e la Luciana Mosconi Ancona. Una sua prodezza allo scadere ha regalato una vittoria di inestimabile valore ai senigalliesi che si sono imposti 80-79 e sono tornati così a sperare nella salvezza diretta. Ma rimangono sette finali, da giocare al massimo per raggiungere l’obiettivo. Proprio come sottolinea l’esperto play argentino.
Paparella, che gioia è stata?
«Grandissima. Sono contento che il canestro sia servito ad ottenere il risultato che ci serviva come il pane. Appena ho visto la palla entrare sono corso verso mia moglie: lei mi sta sempre vicina sia nei momenti negativi che positivi, per questo le ho pensato subito. Avevo sbagliato parecchi tiri allo scadere. Non vedevo l’ora che arrivasse questo momento».
Come sta andando la stagione?
«Un’annata particolare. Ce la siamo giocata con tutti, tranne che con Cesena. Avremmo potuto vincere con chiunque perché non siamo mai stati inferiori a nessuno. Ci hanno penalizzati i finali di gara, ma abbiamo sempre dato il massimo, con passione e voglia di fare bene. Ce lo dimostra l’affetto della gente e della società. Rimaniamo tranquilli e andiamo avanti».
Anche perché arriva un altro scontro decisivo contro Civitanova…
«Dopo aver ricaricato le pile ieri, la testa va solo a quel match. Vogliamo ripartire di slancio e andare lì per fare i due punti. Per la salvezza sono tutte finali da qui alla fine. E noi vogliamo raggiungerla prima possibile».