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Incredulità e lacrime per la scomparsa dell’Aquila di Filottrano

Sportivi e non ricordano Michele Scarponi. Dal mondo del ciclismo attestati di stima e ricordi da parte di Nibali, Aru, Contador, Valverde e Cavendish. Pensieri e condoglianze alla famiglia anche dal mondo del calcio con gli allenatori Mancini, Allegri e Montella

FILOTTRANO – Si fa presto a passare dalla gioia infinita al dolore e alla disperazione. Solo una settimana fa la città di Filottrano era al settimo cielo per l’impresa della Lardini che, dopo una stagione fantastica, raggiungeva la massima serie. Oggi invece si risveglia nel lutto, sconvolta da una notizia che getta nello sconforto tutti, sportivi e non: Michele Scarponi non c’è più. “L’aquila” di Filottrano era un simbolo, un’icona di tutta una comunità, ma prima ancora un ragazzo simpatico e sempre sorridente che ha lasciato un’impronta nella vita di quanti lo hanno incontrato sulla loro strada.

Per rendersi conto dell’affetto che le persone nutrivano per questo grande ma sfortunato campione basta aprire il computer e dare  un’occhiata ai social network. Subito dopo la tragedia i maggiori portali di comunicazione si sono riempiti di messaggi di cordoglio e ricordi che hanno varcato i confini cittadini e regionali: tutta Italia ha voluto rendere omaggio ad un corridore ma soprattutto ad un uomo vero. Tra i primi a far sentire la propria voce su Twitter è stato il compagno di squadra Fabio Aru che parla di «tragedia infinita», non trovando le parole per aggiungere altro. “Scarpa” e Fabio erano le punte di diamante dell’Astana e il forfait del sardo in vista della Corsa Rosa aveva promosso Michele a capitano ma, purtroppo, non ci sarà più modo di vederlo guidare i gregari alla conquista delle Alpi.

A non darsi pace per la perdita di un amico di tante vittorie è Vicenzo Nibali che scrive: «Non lo so, non c’è la faccio, non ho parole amico mio…». Il messinese e Scarponi si conoscevano da molto tempo e insieme, dal 2014 in poi, avevano colto prestigiosi successi. Oltre a Nibali e Aru, tutto il mondo del ciclismo è rimasto sconvolto dal dramma del ciclista marchigiano ed anche i rivali di sempre si sono stretti vicino alla famiglia. «Sono paralizzato e senza parole dopo la notizia della morte di Scarponi, gran persona e sempre con il sorriso contagioso», ha twittato Contator. «Veramente tragico da sentire. Tutte le mie condoglianze alla famiglia. RIP Scarponi», è stato invece il commento dell’olandese Steven Kruijswijk.

Molto commosso anche lo spagnolo Joaquim Rodriguez che afferma: «Michele era una di quelle persone che passano per la tua vita e lasciano un’impronta. Di quelle che non si dimenticano». Gli fa eco il connazionale Valverde: «Sono senza parole, se ne va una gran persona e un gran ciclista. RIP Michele Scarponi». Dall’Isola di Man è arrivato anche il commento di Cavendish: «Sono assolutamente devastato nell’apprendere le tragiche notizie su Scarponi. Uno dei più bravi e simpatici ragazzi che tu potresti incontrare». Messaggi anche da parte di Ivan Basso: «Ciao Michele Scarponi. Amico caro. Esempio è contaminato di sorrisi», e di Filippo Piozzano «Ciao Scarpa»

Impietrito il Commissario tecnico della Nazionale Italiana di ciclismo Davide Cassano che rivela: «Ieri in corsa. Si affianca a me. Michele sorride come sempre. Contento per la vittoria. Parla del Giro. Ed ora sono qui a piangere.  Dio Mio». Un commosso pensiero giunge dal noto giornalista Marino Bartoletti: «Dire che sono sconvolto è poco. Dire che non trovo le parole è inutile. Stamattina è morto in un incidente stradale, travolto da un furgone nella sua Filottrano Michele Scarponi. Era l’allegria e la simpatia applicate al ciclismo. Aveva levato le braccia  al cielo appena 5 giorni fa. Era un campione di una lealtà straordinaria. Avrebbe dovuto correre da Capitano dell’Astana al posto di Aru il Giro d’Italia. Ma a volte Dio dove guarda?»

A  ricordare Scarponi è anche l’ex corridore ed attuale commentatore di Eurosport Rriccardo Magrini: «Si sentiva un campione ma era umile come un gregario. Si metteva a disposizione anche se aveva più gambe dei suoi capitani. Era una persona bellissima». Anche il mondo del calcio non è stato insensibile al grave lutto con gli allenatori di Milan e Juventus che hanno voluto idealmente abbracciare i famigliari di Scarponi all’inizio delle loro odierne conferenze stampa. Molto provato dal fatto anche il tecnico marchigiano Roberto Mancini che scrive «Ancora non ci credo. 5 giorni fa la tua ultima vittoria, oggi la più brutta delle notizie. Un abbraccio forte alla tua famiglia. Ciao Michele».

Poi ci sono la miriade di pensieri della gente comune che lascia una testimonianza di affetto per uno sportivo unico e straordinario. Tra le tante attestazioni di sgomento, incredulità, e senso di vuoto due commenti, forse più degli altri, toccano il cuore dei tifosi di Michele: «Ciao Michele. In bocca al lupo per questa tua ultima salita», firmato Emanuele. E poi un anonimo: «Non si può  morire così durante un allenamento. Che il Cielo ti accolga a braccia aperte Campione. Siamo sicuri che ti stai già organizzando col Pirata per scalare le vette più alte del Paradiso. Lui con quella mitica bandana e tu con il sorriso di sempre che non ti ha mai abbandonato».