PESARO – Si respira tutt’altro clima in casa Italservice Pesaro. La tristezza per il non potersi allenare e l’amarezza di aver dovuto interrompere bruscamente la stagione che vedeva i biancorossi in vetta alla Serie A sono ora state spazzate via da una nuova energia. Energia arrivata grazie alla ripresa degli allenamenti di gruppo, il che significa che, in qualche modo, la prossima stagione ora è più vicina.
Il campione Pablo Taborda racconta come ha trascorso la quarantena, tra famiglia e allenamenti individuali: «Sono stati dei mesi molto duri, non ci siamo potuti allenare ma in compenso abbiamo giocato con i nostri figli, facendo anche ginnastica insieme. Mi sono tenuto in forma grazie a una preparazione personalizzata».
Taborda del resto è un professionista di alto livello, basti pensare che solo quattro anni fa alzava la Coppa del Mondo con la nazionale albiceleste insieme al compagno pesarese Borruto. Ha vinto tanto anche in Italia e vuole continuare a farlo anche nella stagione 2020/2021, anche un po’ come rivincita per i trofei che non ha potuto alzare quest’anno. «Sono convinto – dice – che saremmo arrivati fino in fondo a tutte e tre le competizioni nazionali, Coppa Italia, Coppa della Divisione e campionato. Avremmo potuto scrivere la storia ma purtroppo il virus ce l’ha impedito».
E mentre si continua a vociferare di un possibile arrivo dalla Spagna dell’asso Lea Cuzzolino, Taborda precisa: «Non so se arriverà all’Italservice, molti lo scrivono e se ne parla, quel che è certo è che uno come lui sarebbe una carta importante da giocarsi per arrivare alla Final Four di Champions League come sogna il nostro presidente. Ce la possiamo fare».