OSIMO – Con il biglietto per la semifinale già in tasca, la Lardini attende di conoscere il nome dell’avversaria contro cui l’8 e il 15 febbraio proverà a guadagnarsi un posto nella finale unica della coppa Italia di A2, nome che uscirà dal confronto di questa sera tra Lilliput Settimo Torinese e Delta Informatica (all’andata successo per 3-0 delle trentine).
Il quarto di ritorno con la Golem Software Palmi, oltre a garantire il lasciapassare per il turno successivo, dove la Lardini approda per la prima volta, ha confermato la caratura complessiva dell’intero organico filottranese.
«Fin dall’inizio avevamo in testa questo tipo di scelte – ha ammesso a fine gara l’allenatore della Lardini, Massimo Bellano –. Il primo step era conquistare la qualificazione, poi dare ampio minutaggio a tutte le ragazze, non come contentino ma perché abbiamo ancora tante partite da affrontare e c’è bisogno che tutte siano pronte. E’ vero che non è mai facile cambiare tutto, ma nel secondo e terzo set abbiamo sbagliato l’approccio: con un sestetto così poco rodato occorreva giocare in maniera semplice ma non l’abbiamo fatto, non accorgendoci di quello che di buono, soprattutto in attacco, facevano dall’altra parte della rete. Poi siamo riusciti a giocare con maggiore ordine e nel quarto e quinto set si è vista anche una bella qualità. Più che il risultato mi interessava che ognuna ci mettesse spregiudicatezza: l’importante è uscire dal campo dopo aver fatto le cose tatticamente giuste, anche se magari non sempre ci si riesce».
Nelle difficoltà, ancora una volta è emerso lo spirito di una squadra che squadra lo è nei fatti. «Si è visto un bel clima nel gruppo, con tutte le atlete ad incitarsi, uno spirito che ci deve accompagnare sempre».
Serata di coppa Italia positiva per Elena Cappelli.
«Sono contenta – ha sottolineato la schiacciatrice toscana –, stavolta sono andata meglio in attacco piuttosto che in ricezione, dove potevo fare di più. Nel secondo set ci abbiamo messo un po’ a sistemarci in campo, poi man mano siamo cresciute. Loro venivano da un momento difficile e hanno fatto tanto, noi abbiamo dovuto metterci qualcosa in più per riuscire ad avere la meglio. La grinta che tutte noi abbiamo messo fa comunque capire che fino all’ultimo pallone non si molla nulla. I cambi? Credo siano necessari visto che ci sono da giocare tante partite in poco tempo».