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Basket Luciana Mosconi: capodanno di lavoro

Il campionato riprenderà il 9 gennaio ad Ancona contro Imola. Nel frattempo la società, in collaborazione con Rimini, sta cercando di smontare il verdetto della giustizia sportiva

Allenamento Luciana Mosconi
Un allenamento in sala pesi per la Luciana Mosconi

ANCONA – Squadra impegnata in campo e società alle prese con le scartoffie per sovvertire l’amaro verdetto imposto dal giudice sportivo. Da una parte coach Piero Coen e i suoi collaboratori impegnati nel far svolgere alla squadra gli ultimi allenamenti dell’anno, nell’ottica di fare in modo che il gruppo, che riprenderà ad allenarsi dal 3 gennaio, non perda la migliore condizione fisica in vista della ripresa del campionato prevista il 9 gennaio al PalaPrometeo contro Imola.

Dall’altro, c’è è complicato il lavoro svolto dal gruppo dirigenziale, in piena sinergia con quello del Rimini, per cercare di ribaltare l’esito del comunicato ufficiale con il quale il giudice sportivo ha deciso in merito alla gara Rimini-Mosconi, non disputatasi il 19 dicembre a seguito della positività di ben dieci giocatori della squadra romagnola. Quel match sarebbe stato l’ultimo del 2021 ma la giustizia sportiva ha deciso di omologarla con il punteggio di 0-0 a seguito della mancata presenza in campo delle due squadre che, stando a quanto indicato nello stesso comunicato, non fornivano liste e documenti per il riconoscimento e non facevano pervenire nessuna comunicazione di richiesta di rinvio gara al Settore Agonistico della Fip.

Una decisione che ha lasciato l’amaro in bocca alla squadra bianconeroverde, salita a Rimini per disputare il match e poi vistasi comunicare dal commissario di campo e dagli arbitri che avrebbe potuto lasciare il palasport senza fare ulteriore accertamenti sulla sua presenza alla gara. Il jolly in mano alle società, da utilizzare per ribaltare la decisione del giudice sportivo e fare in modo che la gara si giochi, sarebbe la mail che la segreteria del Rimini avrebbe inviato al settore Agonistico alle 17.25 del 19 dicembre, quindi a circa mezz’ora dall’inizio della partita. Ora bisogna capire cosa sia accaduto e perché il giudice sportivo abbia indicato che non siano state fatte comunicazioni in merito