ANCONA – Cominciano nel modo migliore i Criteria, campionati italiani giovanili di nuoto a Riccione, per Alessandro Ragaini. E proseguono di conseguenza altrettanto bene per tutto il nuoto marchigiano. Ieri, infatti, il diciottenne di Castelplanio, in forza alla Team Marche/Carabinieri prima ha conquistato l’oro nella staffetta 4×100 stile libero con il gruppo sportivo, e poi nel tardo pomeriggio ha concesso il bis nei 200 stile libero, la “sua” gara, con un crono non esaltante rispetto al suo personale, ma buono se si considera il periodo di carico in vista degli Assoluti che si svolgeranno ad aprile.
Oltre alle due medaglie d’oro di Ragaini, è arrivato l’oro negli 800 stile libero per Matteo Busilacchi, Nandi Ars Loreto, che va ad aggiungersi ai due argenti conquistati nei giorni scorsi, durante la sessione femminile, da Lucia Principi nei 100 e 200 rana, anche lei della Nandi Ars e anche lei di Porto Potenza come Busilacchi, entrambi allenati da Giovanni Collini.
«Siamo in fase finale di preparazione per gli Assoluti e pertanto Alessandro non è ancora così brillante. Dovremo aggiustare queste ultime due settimane per alleggerirlo al meglio per gli Assoluti»: commenta così la doppia gara di Ragaini il suo allenatore di sempre, alla Team Marche, Andrea Cavalletti.
I Criteria proseguono oggi e domani, ultime due giornate di gare al maschile: finora sono cinque le medaglie per le Marche a questa edizione 2025 della kermesse giovanile: più che soddisfatto il presidente della Federnuoto regionale, Mauro Antonini: «Alessandro Ragaini continua a confermarsi come la nostra punta di diamante, distinguendosi non solo per il talento ma anche per la costanza e la maturità con cui affronta ogni gara. Alle sue spalle cresce un gruppo di giovani determinati e promettenti: impossibile non citare Lucia Principi e Matteo Busilacchi, che stanno dimostrando di avere tutte le qualità per emergere. Un plauso sentito va anche ai tecnici Andrea Cavalletti e Giovanni Collini, il cui lavoro si riflette nei risultati ottenuti. Traguardi come questi ci rendono orgogliosi e ci spingono con convinzione a investire sempre di più nello sviluppo dell’intero movimento».