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La Cosma Vela scalda i motori e si regala Rachid

Le doriche di coach Pace stanno ultimando il loro percorso verso l'esordio casalingo con il Messina del giorne C di Serie A2. È carica l'ultima arrivata Yasmine Rachid: «Segno soprattutto quando riesco a prendere un vantaggio sull'avversaria»

La nuova arrivata Yasmine Rachid

ANCONA- Due settimane e poi sarà campionato per la Cosma Vela Ancona Pallanuoto. La formazione di pallanuoto femminile anconetana, che militerà anche in questa stagione in Serie A2 e sarà guidata da Milko Pace, approccerà con il girone sud domenica 13 gennaio nel match casalingo con la Waterpolo Messina dove sarà importante partire subito con il piede giusto. La rosa, dopo la finale di playoff per l’A1 persa lo scorso anno in gara-tre contro il Css Verona, si presenta ai nastri di partenza con diverse assenze e qualche nuovo arrivo.

Mancheranno, infatti, la neo-mamma Gloria Mirleni, quindi Caterina Ciampichetti, Ludovica Santandrea, Martina Stevelli e anche Valeria De Matteis, recentemente operata alla spalla e attesa per fine campionato.

Le nuove arrivate rispondono ai nomi di Giulia Fiore, Cecilia Leone, tornata in squadra dopo una lunga assenza, e la canadese Yasmine Rachid, centrovasca classe 1998 che ha raggiunto le compagne durante le vacanze di Natale. Proprio la canadese, ultima arrivata in ordine di tempo, è apparsa subito carica e motivata pronta a dare il suo contributo alla causa anconetana:

«Ho cominciato a giocare a 11 anni, prima facevo nuoto e da allora ho sempre giocato per il Camo, Club Aquatic Montréal, con cui ho vinto sette titoli canadesi. In nazionale giovanile ci sono arrivata che avevo sedici anni, ho partecipato ai Giochi Panamericani in Giamaica, ai Mondiali in Nuova Zelanda e ad altre competizioni. Mi sono allenata qualche volta anche con la nazionale maggiore. Questa ad Ancona è la mia prima esperienza di club all’estero, mi sono trovata subito bene con le nuove compagne, accolta benissimo dalla società, sono davvero contenta di questi primi giorni ad Ancona.

Quando ero ancora a casa mi ero un po’ informata su Ancona, visto che ci sono diversi amici di mio padre che sono di origini italiane e che mi avevano detto che è una gran bella città. Un’occasione in cui voglio crescere come atleta e come persona, imparare l’italiano, scoprire un po’ d’Italia e della pallanuoto italiana aiutando le mie compagne a vincere.

Sono essenzialmente un playmaker, mi piace costruire gioco, fare assist, portare palla e osservare lo sviluppo del gioco di contromano. Non sono una grande tiratrice, nel senso che non sono una giocatrice che prende spesso l’iniziativa di tirare in porta dal perimetro, segno soprattutto quando riesco a prendere un vantaggio sull’avversaria».