CIVITANOVA – Doccia fredda in casa Cucine Lube per l’esito della prova da sforzo alla quale si è sottoposto Simone Anzani al Centro di Medicina dello Sport dell’Acqua Acetosa di Roma. In base a quanto emerso dagli accertamenti svolti, l’atleta al momento non potrà tornare all’attività fisica.
Secondo il dott. Mariano Avio, responsabile sanitario della Cucine Lube Civitanova «va eliminato il focolaio all’origine dell’aritmia. Siamo fermamente fiduciosi nell’esito positivo dell’ablazione che verrà effettuata nei prossimi giorni».
Dopo che i precedenti esami del test genetico avevano scongiurato la presenza di alterazioni genetiche predisponenti aritmie pericolose e avevano indicato l’assenza di potenziali trasmissioni ereditarie di tale problematica, per riprendere a giocare serviva superare l’idoneità sportiva ma per ora l’appuntamento è rinviato sia per quanto riguarda la disponibilità verso il club che nel frattempo ha cominciato la preparazione, che per la Nazionale che sta preparando gli Europei.
Il quadro inevitabilmente si complica e preoccupa l’ambiente Lube che già l’anno scorso, con il caso del centrale brasiliano Isac, ha dovuto affrontare una situazione simile facendo i conti con i problemi fisici di un tesserato. Tuttavia Anzani, rispetto a Isac, è un’istituzione, giocatore di valore con tanti anni di militanza e protagonista di grandi successi.
Coach Blengini ha in rosa il francese Chenenyeze impegnato agli Europei con la Francia campione olimpica, Diamantini e Larizza invece già al lavoro con la squadra.
Nonostante l’ottimismo manifestato dal dott. Avio resta la preoccupazione nell’ambiente biancorosso e nei tifosi che temono di perdere non solo un grande protagonista dei recenti successi della squadra ma un leader dello spogliatoio. Non resta che aspettare gli effetti delle terapia alla quale il giocatore sarà sottoposto.