MACERATA – «Peccato dover incassare questo verdetto soprattutto perché in queste ultime due giornate la squadra ha dimostrato di avere valori tecnici all’altezza della serie A1». Ecco come Pietro Paolella, presidente della HR Volley, ha commentato la retrocessione della sua squadra a due giornate dal termine.
Presidente, ha rimpianti?
«Ne ho molti perché il mondo della A1 al quale ci siamo affacciati in punta di piedi e col massimo rispetto per tutti ci ha affascinato e, soprattutto, è stato una grande vetrina per la città e il territorio che hanno dimostrato di gradire lo spettacolo e di amare la pallavolo femminile».
Eppure il risultato sportivo è impietoso. Se l’aspettava?
«Sapevamo che sarebbe stata un’annata sportivamente difficilissima perché essendo promossi per ultimi è stato già complicato allestire la squadra. Qualche errore l’abbiamo fatto e come presidente me ne assumo le responsabilità. Faremo tesoro degli sbagli per crescere e proseguire ancor meglio con questo progetto sportivo».
Le 13 sconfitte consecutive sono un down a cui è riuscito a darsi una spiegazione?
«La squadra è entrata in un vortice di sfiducia e insicurezza che, contro avversari di questo livello, non puoi permetterti e contro i quali devi essere sempre al massimo anche solo per restare in scia e provare ad approfittare di eventuali spiragli per fare punti. Noi non siamo stati all’altezza e di questo ci rammarichiamo molto».
Nelle ultime due partite cosa è cambiato?
«La squadra è sempre la stessa così come l’allenatore. Le dinamiche sono difficili talvolta da comprendere anche per chi come noi è a contatto col gruppo in ogni momento. Abbiamo giocato due ottime partite scendendo in campo col piglio giusto che è quello che avremmo dovuto avere sempre. Poi le partite si vincono e si perdono ma almeno si lottano fino in fondo».
Ora che succederà?
«Intanto onoreremo le ultime due giornate poi lavoreremo per far sì che le condizioni per disputare un buon campionato di A2 e tornare presto in A1 ci possano essere. Vincere è difficilissimo e ci vuole anche un pizzico di fortuna ma la Cbf Balducci c’è e ci sarà».