CIVITANOVA – Fulmine a ciel sereno nell’ambiente della Nazionale Italiana Maschile di volley che si sta preparando per il Mondiale. Il CT Fefè De Giorgi ha deciso di escludere dalla lista dei 14 atleti che parteciperanno alla manifestazione l’opposto della Cucine Lube Ivan Zaytsev.
La pattuglia dei giocatori cucinieri resta quindi composta da tre elementi: Balaso, che si è sposato in settimana, Anzani e Bottolo.
L’Italia insomma ha deciso che farà senza Zaytsev ai Mondiali che inizieranno il 26 agosto tra Polonia e Slovenia.
Alla Volley Nations League chiusa al 4’ posto Zaytsev ha giocato tornando in azzurro dopo l’ultima esperienza alle Olimpiadi con l’ex CT Blengini. Il nuovo CT De Giorgi gli aveva preferito Romanò come titolare ma lo Zar aveva avuto i suoi spazi pur dimostrandosi ancora lontano dal giocatore fenomenale che tutti gli appassionati ricordano.
È stato lo stesso De Giorgi a comunicare la scelta a Zaytsev che ha lasciato il ritiro di Cavalese dove lavorava nel gruppo dei 22.
Le parole del tecnico salentino De Giorgi sono state riassunte in un comunicato stampa: «Dopo una attenta valutazione tecnica e di squadra ho preso la decisione di comunicare all’atleta che non avrebbe fatto parte della rosa dei 14 per il Mondiale. Al fine di evitare qualsiasi tipo di ‘speculazione’, sottolineo che l’atleta ha sempre tenuto una condotta esemplare».
Se l’Italia potrà davvero rinunciare a Zaytsev lo vedremo quando si inizierà a giocare e a fare sul serio ma sicuramente per l’umbro rinunciare alla Nazionale è un brutto colpo. E forse potrebbe essere l’addio definitivo all’azzurro.
Il gruppo è giovane e l’opposto umbro dava esperienza e carisma ma se il desiderio dello staff è di togliere qualsiasi alibi ad un sodalizio giovane è un rischio importante da correre ma non privo di senso.
Zaytsev torna quindi a casa e si metterà a disposizione di coach Blengini in vista dell’avvio della preparazione della stagione di SuperLega aggregandosi ai compagni della Cucine Lube e puntando a 33 anni, sul campo, come ha fatto tante volte nella sua carriera, a dimostrare di essere ancora lo Zar. Il morale certamente è da ricostruire.