CIVITANOVA – Archiviata la parentesi del Mondiale per Club nel quale la Cucine Lube Civitanova ha abdicato al titolo in favore del Sada Cruzeiro la squadra è rientrata in Italia tuffandosi nei nuovi impegni.
I ragazzi di Blengini sono attesi dal secondo match di Champions dopo il successo interno contro il Novosibirsk prima di rituffarsi in campionato.
L’avversario continentale da affrontare alle ore 19.00 di mercoledì 15 dicembre è l’Ok Merkur Maribor, match valevole per la seconda giornata della Pool C, 4th Round del massimo torneo continentale. Dopo la partita la squadra si preparerà a rientrare velocemente a Civitanova dove domenica alle 18, all’Eurosuole Forum, riparte il campionato con un match di cartello. Attesa nelle Marche la capolista Sir Safety Perugia.
Il Direttore biancorosso Beppe Cormio fa il punto sul recente passato, il presente e soprattutto il prossimo futuro della sua squadra: «Il nostro obiettivo in Brasile non era l’approdo in Finale – ammette Cormio – ma la vittoria del Mondiale per Club. Noi siamo Lube e la mentalità trasmessa dall’azienda è la ricerca del successo. Questo non significa che si possa vincere sempre o che sia facile prevalere. Lo sport è bello anche per questo. Chi ha giocato meglio sicuramente ha vinto. C’è poco da spiegare e non ci sono giustificazioni, né scuse. Inutile parlare di viaggi, stanchezza e tifosi di casa. Abbiamo giocato una partita al di sotto del nostro livello. In campo c’erano anche giovani che cresceranno in personalità e hanno mostrato potenziale. Siamo stati costretti a rinunciare ad atleti per noi fondamentali in questa prima parte di stagione, tra l’altro giocando ogni tre giorni. Ci abbiamo provato anche nella Finale, in qualche occasione potevamo riaprire il discorso, ma non siamo stati all’altezza di quello che è la Lube. Il lato affascinante dello sport è che ti dà sempre occasioni di riscatto: saremo in Slovenia per la Champions League e domenica attenderemo Perugia in Campionato. Daremo il massimo per onorare questi impegni e per ricompensare il nostro pubblico che ci ha tanto sostenuto anche se eravamo distanti».