JESI – Nel caos generale che regna per le conseguenze del Coronavirus, la pallavolo non fa eccezione ed anzi si regala interessanti fuoriprogramma tutti da raccontare.
Intanto la notizia è che si gioca solo in serie A perché la Lega Volley, sia maschile che femminile ha scelto l’unica linea possibile e ragionevole: tutti in campo ma a porte chiuse.
Ricordando che la Lega Volley è composta dalle società che ne eleggono gli organi, giova ricordare che in questa maniera proprio le società ci rimettono. Niente introiti dal botteghino e rimborso degli abbonamenti ai sottoscrittori per la quota parte non goduta. Insomma al danno si somma la beffa.
E il resto della pallavolo?
Il resto della pallavolo sta a guardare. In realtà nemmeno quello. La Fipav infatti ha dato indicazioni precise attraverso un accorato video messaggio del presidente Cattaneo, che ha richiamato al senso di responsabilità, prudenza, prevenzione ecc. A ricaduta i comitati territoriali si sono adeguati con altrettanti accorati appelli.
Il senso dello stop è che le società non possono farsi carico di offrire la possibilità di fare pallavolo a giovani e giovanissimi nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza previste.
L’altra domanda è: a chi spetterebbe tale controllo?
Alcune società hanno tentato la via dell’autocertificazione chiedendo ai genitori di assumersi la responsabilità per i figli minorenni esentando le società. Risultato: nessuno è disposto a mettere nero su bianco nulla e allora se ne riparla il 16 marzo. Forse.
Già perché il condizionale è d’obbligo. Non c’è certezza che i palazzetti e le palestre riapriranno. Potrebbe esserci un’ulteriore proroga. E poi stiamo parlando solo degli allenamenti. Atleti fermi già da 15 giorni che dovranno ripartire con gli allenamenti e prepararsi alle partite. Se tutto fila liscia prima di fine mese non si giocherà né nei campionati giovanili né regionali fino alla serie B con inevitabile slittamento dei calendari e chiusura entro fine giugno. Quello è il termine ultimo.
Per la serie A è diverso perché con le Olimpiadi in vista (ah già le Olimpiadi di Tokyo) lo scudetto va assegnato il 9 maggio.
In questo quadro già complesso poi si segnala la singolare presa di posizione della società Volalto 2.0 Caserta che non si è fatta mancare nulla quest’anno. La squadra non giocherà oggi a Novara e poi a Bergamo domenica, annunciando formalmente la rinuncia a disputare, su richiesta delle atlete, le gare esterne di Campionato chiedendone la disputa in altra data.
Il cda di Lega che farà? Dovrà riunirsi per assumere i dovuti provvedimenti che vi documenteremo. Si va dalla multa alla radiazione dal campionato. Già ma se il principio è quello della responsabilità, prudenza, prevenzione di cui parlava Cattaneo come la mettiamo? Va bene che sono giocatrici di serie A, in questo caso e per una volta, l’etichettatura è quasi discriminatoria.
Siamo uomini o caporali? Siamo persone o giocatrici di serie A?
E allora avanti si vada.
Domenica appuntamento alla Ubi Banca Sport Center di Jesi per Lardini Filottrano – Bosca Cuneo alle 16.00 per i pochi eletti ammessi al pubblico consesso. Perfino ai media è riservato un solo accredito per testata. Pochi eroi. Di serie A.
Per tutti gli altri la gara tra Lardini e Bosca San Bernardo sarà visibile in diretta streaming sui portali lvftv.com (la cui registrazione è gratuita), Pmgsport.it, Repubblica.it (sezione sport) e Sport.it, oltre che su sito e app di SportMediaset.
I pochi eroi, meno dei 300 di Sparta sia chiaro, saranno anche a:
a Treviso per Imoco Conegliano – Banca Valsabbina Brescia (anticipo sabato 20.30)
a Casalmaggiore per E’Più Pomì – Unet E-Work Busto Arsizio
a Novara per Igor Gorgonzola – Bisonte Firenze
a Monza per Saugella – Reale Mutua Chieri
a Scandicci per Savino del Bene – Bartoccini Perugia
Che poi in effetti c’è sempre una salvezza da ottenere e uno scudetto da cucirsi al petto.