ANCONA – L’urlo è rimasto ancora una volta strozzato in gola a coach Marco Gaspari, tecnico dorico del Vero Volley Milano che ha perso la finale scudetto contro Conegliano. «Credo che abbia vinto la squadra più forte – ha detto il tecnico figlio del grande ex arbitro Luciano nel dopogara – anche se noi speravamo che vincesse quella più determinata, e ci abbiamo provato in ogni modo. Ho avuto delle ragazze stupende, un gruppo fantastico, mi spiace soltanto perché ci meritavamo di far sì che da un’impresa nascesse qualcosa di unico».
Per lui la maledizione continua: ha giocato e perso 5 sfide per il tricolore da primo allenatore.
Decisivo in gara 5 l’ingresso per le padrone di casa della canadese Alexa Gray che Gaspari conosce bene per averla allenata. Bravo Santarelli a credere in lei e a gettarla nella mischia al posto di Plummer. L’impatto della canadese è stato devastante, alla fine Mvp. Vinto il 1’ set per Milano la svolta negativa è non aver capitalizzato il vantaggio nel 2’ set facendosi rimontare e poi vedere scivolare via la partita senza poterla più riprendere.
Per Gaspari: «Peccato per il secondo set, in cui non siamo riuscite ad arginare la loro veemenza e non abbiamo approfittato di qualche situazione in maniera migliore: non abbiamo fatto grosse sciocchezze, ma non siamo riusciti a essere cinici, e con loro queste cose si pagano. Poi la loro fisicità è stata la chiave, oltre alla qualità tecnica. Noi ci abbiamo messo tutto, si è visto anche nel finale del quarto set, siamo stati sempre lì, ma in Gara 4 e Gara 5 loro sono stati eccezionali anche in difesa, oltre che in attacco».