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Paracadutismo, il team dello jesino Cardinali è vice campione d’Europa. Bronzo ai Mondiali

Nuovo line up per la Nazionale italiana e due medaglie che si aggiungono ai trofei del team. La competizione di Macao, in Cina, si è conclusa ieri

Il team sventola orgogliosamente il tricolore

ANCONA – Brigata paracadutisti Folgore, la Nazionale italiana assoluta di paracadutismo (inviata dall’Aeroclub Italia, federazione affiliata al Coni) conquista un bronzo ai Mondiali e un argento agli Europei. Doppietta per il quartetto capitanato dallo jesino Andrea Cardinali (40 anni). Nel team, anche Marco Soro (umbro, di 38 anni), Stefano Falagiani (toscano di Cecina, 38 anni) e Federico Allamprese, new entry di Modena (27).

La competizione si è svolta dal 17 al 20 aprile e si è quindi conclusa ieri. Una gara che prevedeva tre classifiche: la Coppa del mondo di paracadutismo indoor (Indoor Sky diving), il Campionato europeo con l’assegnazione del titolo di campione d’Europa di Indoor Sky diving e contemporaneamente – ecco la novità – il primo campionato asiatico al suo debutto nella storia.

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La competizione è stata infatti ospitata da Macao, in Cina. E gli atleti dell’Esercito si trovano ancora in Asia. La disciplina di Cardinali si chiama Vertical formation Sky dinving e con la Nazionale italiana il team è riuscito a portare a casa un bronzo in classifica di Coppa del mondo e un argento agli Europei. Lo jesino e i suoi compagni sono quindi vice campioni d’Europa.

La scorsa edizione dell’Europeo aveva portato alla vittoria, che purtroppo è sfumata ed è andata alla Nazionale polacca. Ma nonostante questo, è stato comunque un grande traguardo, visto che in Nazionale, da noi, è arrivato il giovane Allamprese che ha leggermente modificato – com’è ovvio – gli assetti e la line up della squadra. La media di punteggio è tornata leggermente indietro, ma per l’oro e il primo posto sul podio c’è ancora tempo. E tutto promette bene, dato che con la nuova line up è stata assettata da settembre e nel giro di pochi mesi ci siamo guadagnati un bronzo e un argento. Che niente non è.

Leggeri cambiamenti nelle dinamiche del team, che hanno giustificato le due medaglie – bronzo e argento – che sono attualmente dei meritatissimi successi per l’Italia. Per quanto concerne la meccanica di valutazione, per i profani, va detto che all’interno del simulatore di volo, un tunnel del vento in cui la velocità sfiora i 300 chilometri orari, gli atleti volano in assetto verticale.

Entrano in piedi su una sorta di rete a cui sono appoggiati e appena il primo stacca i piedi dalla rete parte il tempo. Trentacinque i secondi di tempo per eseguire una sequenza estratta a sorte dai giudici, fatta di blocchi e libere che sono delle figure da eseguire. E più volte si ripete la sequenza senza commettere penalità, più punti si guadagnano.

Vince chi, alla fine dei dieci round estratti a sorte, ad accumulare più punti possibili. Organizzazione gigantesca, quella cinese, che ha visto la partecipazione di circa 300 atleti in tutte le discipline (Fs, Vfs, volo dinamico a due o a quattro, free style) provenienti da una trentina di nazioni.
Ogni delegazione porta più atleti possibili nelle varie discipline e l’Italia ha avuto la possibilità di partecipare con una folta delegazione: una squadra di Fs femminile, due squadre di Vfs, una squadra nell’Fs maschile e una squadra di dinamico a due. Insomma, partecipazione importante e traguardo anche.

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