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Per Belardinelli stage importante in Nazionale al cospetto di Mancini

Il commissario tecnico degli Azzurri vuole visionare anche l’ex Vigor, sia in ottica Euro 2020 ma anche per individuare i ragazzi più talentuosi in vista del futuro. Ecco cosa dice il calciatore

Luca Belardinelli con la maglia dell'Empoli

Non capita tutti i giorni che il Commissario Tecnico della Nazionale voglia visionare in prima persona un ragazzo marchigiano, ma il talento di Luca Belardinelli non passa di certo inosservato. Luca Belardinelli, giocatore 19enne in forza all’Empoli con cui disputa il campionato Primavera, è sbocciato calcisticamente nella Vigor Senigallia, fucina di baby campioni che anno dopo anno approdano in realtà professionistiche.

Nella stagione 2017-2018 Belardinelli ha salutato Senigallia per raggiungere la Toscana, vestendo anche in diverse occasioni la maglia delle giovanili Azzurre. All’inizio di questa settimana era stato organizzato a Coverciano uno stage della Nazionale Under 19 a cui avrebbe preso parte anche il CT Roberto Mancini, ma per via dei noti casi sanitari è stato tutto rinviato a data da destinarsi. Non cambia però la sostanza: ovvero che il commissario tecnico degli Azzurri voglia visionare anche l’ex Vigor, sia in ottica Euro 2020 ma anche per individuare i ragazzi più talentuosi in vista del futuro. Ecco quindi le impressioni e i ricordi del giovane Belardinelli.

Che emozione è stata ricevere la chiamata per lo stage a cui sarà presente anche il Ct Mancini?

«Un ragazzino quando inizia a giocare da piccolo ha sempre l’ambizione di giocare in Nazionale un giorno. Penso sia la riconoscenza più grande essere chiamato per rappresentare la propria nazione e sono molto felice per questa opportunità».

Che ricordi hai di quando eri alla Vigor?

«Dei bellissimi ricordi, tutti i miei amici sono lì a Senigallia, ma anche alla Vigor ho trovato tante persone fantastiche. Quando abbiamo un paio di giorni liberi fra campionato Primavera, prima squadra e Nazionale, cerco di tornare per incontrare tutti. Quando si inizia a giocare da piccoli è tutto un gioco, ma andando avanti mi sono reso conto di credere sempre molto in quello che facevo. L’Empoli mi ha dato l’opportunità di mettermi in mostra e questa è stata una grande fortuna, sono molto contento».

Cosa ti senti di consigliare ai giovani che iniziano a giocare a calcio per arrivare in alto?

«Io devo ancora iniziare a giocare ad alti livelli, ma sicuramente l’impegno deve essere sempre massimo, dal primo giorno di allenamento fino all’ultimo, quando si smetterà di giocare. Credo che solo l’impegno e la determinazione possano far raggiungere obiettivi importanti».