Sport

Ristopro Fabriano, il pivot Matrone: «Non ci tireremo indietro»

La squadra cartaia senza Santiangeli (infortunato) e con un solo americano affronterà la Tramec Cento: «Ognuno di noi dovrà dare qualcosa in più»

Il pivot della Ristopro Fabriano, Ferdinando Matrone, mentre va a canestro nel match di domenica scorsa (foto Cucinello)

FABRIANO – «Non ci tireremo indietro». A prometterlo è Ferdinando Matrone, il pivot della Ristopro Fabriano, finalmente tornato sul parquet domenica scorsa dopo un inizio di stagione travagliato da due infortuni traumatici (caviglia prima e costato poi) che sostanzialmente lo hanno tenuto sempre ai box.

Ma, per lui che è “rientrato”, due suoi compagni sono “usciti” rendendo sempre più complicata la situazione per la squadra fabrianese ultima in classifica con 4 punti: Dwayne Davis, dopo lo “sputo” all’arbitro Scrima in quel di Scafati, ieri è stato tagliato dalla società e ritornerà a Philadelphia domani, sabato (e fino a gennaio, regolamento alla mano, non potrà essere sostituito); Marco Santiangeli si è fratturato il setto nasale domenica scorsa, oggi si opera (auguri) e quindi sono ancora incerti i tempi in cui potrà tornare a giocare.

Quel «non ci tireremo indietro» di Matrone, insomma, sta a significare che per tutto il mese di dicembre la Ristopro Fabriano dovrà lottare come Davide contro Golia, ad ogni partita, a cominciare da quella di domenica 5 dicembre contro la Tramec Cento al PalaBaldinelli di Osimo (ore 17).

«Ognuno di noi dovrà dare qualcosa in più per poter superare questa situazione – prosegue il 2.10 biancoblù – Il coach e lo staff ci hanno chiesto questo, abbiamo bisogno dei due punti. Noi stessi siamo i primi ai quali la situazione in classifica non piace, garantisco che continueremo a dare ogni giorno tutto per risollevarci».

Matrone, dicevamo, finora ha dovuto fare i conti soprattutto con gli infortuni: dopo aver subito una forte distorsione alla caviglia nel secondo quarto della prima giornata di campionato, appena tornato disponibile si è fatto male ad una costola in allenamento e quindi si è dovuto fermare di nuovo. È tornato ad assaggiare il parquet domenica scorsa segnando 4  punti con 6 rimbalzi nei 19 minuti di utilizzo. 

«È stato bello tornare in campo, avevo tanta voglia – racconta – Andare ogni giorno al palasport e seguire un lavoro personalizzato da solo non è la stessa cosa che potersi allenare con tutti i compagni. Mi mancava la quotidianità. Il ritorno in partita, poi, è stato ancora più importante perché coinciso con la trasferta a Scafati, una gara che valeva tanto per me, perché è la mia città. Come sto? Un mese di stop inevitabilmente si fa sentire. In questo periodo ho però lavorato bene con il preparatore Eros Biagioli che mi ha seguito giorno per giorno e ho cercato di tenermi il più possibile in forma. Se non posso essere subito al 100% dal punto di vista fisico, garantisco che il 100% lo darò come impegno in campo. Ho fatto così domenica e farò altrettanto nelle prossime partite per il minutaggio che avrò nelle gambe».