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Rugby Jesi ’70 verso il via, Pulita: «Obiettivo abituarsi all’alta classifica»

Il vicepresidente e team manager: «Per piccoli passi si coprono le lunghe distanze, intanto vogliamo competere con le grandi. In questa fase bravi noi con la massima sensibilità per la sicurezza e le famiglie nel darci fiducia»

Emanuele Pulita, vice presidente e team manager della Seniores del Rugby Jesi '70

JESI – «C’è un clima positivo, i ragazzi si stanno allenando con decisione per l’inizio di questo campionato che, al momento, è confermato per il 15 novembre. C’è voglia di dimostrare e di mettere in campo il lavoro di questi quattro mesi di preparazione». Così Emanuele Pulita, vicepresidente del Rugby Jesi ’70 e team manager della Seniores jesina, a tre settimane dall’avvio della Serie B.

Come si sta avvicinando all’appuntamento la squadra?
«Con una buona risposta negli allenamenti, nonostante l’incertezza intorno a noi. Una volta che si scende in campo, lì il pensiero del Covid non c’è. Si entra in una bolla, un mondo a sé dove ci sono entusiasmo e volontà di fare. Abbiamo affrontato una prima amichevole a Perugia, una seconda l’avremmo dovuta disputare ad Avezzano ma è saltata perché, comprensibilmente, qualcuno dei loro ragazzi non se l’è sentita di giocare e rischiare in questo momento. Specie per chi ha una attività, ci sta il voler evitare rischi, almeno fino a che si tratta di amichevoli. Un ulteriore appuntamento lo avremo con il Fano, un allenamento congiunto. Da parte dei ragazzi c’è tanta voglia di farsi valere, giocare, tornare alla normalità».

Emanuele Pulita, vice presidente e team manager della Seniores del Rugby Jesi ’70

Quali le carte che questa Seniores 2020-21 può giocare?
«La rosa si è ulteriormente ringiovanita ma si è anche rinfoltita, con gli innesti dei nostri giovani saliti dalla Under 18 e di due, tre elementi arrivati da Pesaro e Macerata. Certo, abbiamo perso un giocatore e una persona importante per il gruppo come Vittorio Santarelli. Ma vogliamo poter continuare a dimostrare quello che già stavamo facendo di buono nella passata stagione, che si è interrotta nel momento in cui eravamo quinti e in corsa per agganciare la quarta posizione».

Si riparte da lì?
«L’obiettivo è quello di confermarci nella parte alta della classifica. Magari, appunto, scalando almeno una posizione rispetto allo scorso campionato. È procedendo per piccoli passi che si coprono le lunghe distanze. Noi intanto vogliamo poter competere con le grandi del girone, giocandocela gara dopo gara».

Il nuovo ciclo avviato dalla società e l’aver pronunciato la parola “Serie A” hanno scaldato gli entusiasmi?
«Questo è l’anno di partenza di una programmazione triennale con nuovi traguardi davanti, come magari poter competere un giorno per il salto di categoria e per raggiungere la A. Ma è chiaro che i ragazzi e la squadra devono prima crescere. Iniziamo intanto ad abituarci all’alta classifica».

Come si tiene duro in questa fase, resa tanto complicata dalla pandemia?
«Sono nel rugby oramai da quasi trent’anni: ho iniziato a giocare alle scuole medie e finito il percorso da giocatore ho iniziato da quattro anni quello da consigliere e poi vicepresidente, perché ho il cuore in questo sport che mi ha insegnato tanto, dato valori, fatto conoscere amici. Qui lo spirito del rugby lo si vede non solo in campo ma nei sacrifici che tutti quelli che stanno nella società fanno, mettendosi ad esempio a disposizione per tutto ciò che riguarda l’impianto. Nella società ci sono idee e obiettivi ambiziosi. E in questa fase siamo sia bravi noi, a dimostrare la massima sensibilità nei confronti di tutte le precauzioni di sicurezza, sia bravi genitori e famiglie nel continuare a darci fiducia, con numeri che restano importanti».

Emanuele Pulita, vice presidente e team manager della Seniores del Rugby Jesi ’70, in campo