JESI – Corse e percorsi, piccoli esercizi col pallone- anzi con “i palloni” – capriole e risate sul prato sotto l’occhio dei genitori che partecipano del divertimento: dopo il successo degli Open Days di presentazione di 1 e 2 maggio, Go-all, la nuova iniziativa avviata dal Rugby Jesi ’70, ha già raccolto circa 30 adesioni.
Una risposta dall’entusiasmo tangibile nel primo appuntamento al campo di via Mazzangrugno nello scorso fine settimana. «Bei numeri ma in qualche modo ce li aspettavamo – dice Luca Faccenda, presidente della società jesina– perché molto semplicemente questo è un progetto che dà risposta ad una esigenza presente nei nostri tempi e nelle famiglie, ovvero avvicinare all’attività motoria i bambini. E perché avvia anche una collaborazione fra realtà sportive e discipline – con noi ci sono Aurora Basket, Aurora Calcio e Jesina Calcio Femminile – che secondo noi rappresenta la strada giusta».
Go-All si rivolge ai piccoli dai 2 ai 6 anni. Con loro gli istruttori Andrea Angelucci e Juri Coltrinari e, appunto, tutti “i palloni”: l’ovale del rugby e le sfere del calcio e della pallacanestro, strumenti per lo sviluppo della motricità attraverso la socialità con i coetanei e il divertimento. «Lezioni di mezz’ora per i bimbi fra i 2 e i 4 anni, di 45 minuti fino ai 6 anni, con esercizi – frutto di specifici studi sullo sviluppo del bambino- che cambiano ogni 5’» racconta Faccenda. «Tutto si svolge attraverso e con il gioco, senza essere indirizzato ad uno sport o una disciplina in particolare. Alla presenza del genitore che partecipa ed è fondamentale per la riuscita della lezione, perché dà fiducia e sicurezza al figlio».
Questo primo ciclo di Go-all proseguirà fino a tutto il mese di giugno, per poi ripartire da settembre. Percorsi, giochi e esercizi, secondo una progressione specifica per ciascuna età, promuovono lo sviluppo nel bambino delle abilità di base come l’equilibrio e la coordinazione. Mentre la relazione e il gioco con gli altri migliorano autostima e fiducia nei propri mezzi. Imparare a camminare e correre correttamente, divertendosi coi propri coetanei, rappresenta un’ottima base motoria per quella che poi in seguito potrà essere la scelta di qualsivoglia attività sportiva.
«È bello vedere il divertimento dei bambini qui al campo- dice Faccenda- e mi piace il fatto che finalmente si dialoghi, sia con i palloni in campo sia tra le società fuori, fra sport e realtà differenti. Il segno che collaborare, su cose concrete, è la scelta da fare».