Dopo i bruttissimi mesi passati sotto la gestione Serafino, la tifoseria aveva tirato un sospiro di sollievo con l’avvento del nuovo presidente Roberto Renzi, che aveva rilevato le quote societarie e portato a termine quello che sembrava davvero un vero e proprio miracolo sportivo. Quando tutto sembrava così essersi risolto, con l’annuncio del nuovo allenatore Massimo Donati e del DS Sandro Porchia, pronti a costruire la Samb 2021/22, la città è ripiombata nel baratro con la prima bocciatura della Covisoc. Per far fronte alle obiezioni mosse dall’Organo giudicante, il patron Renzi e il suo entourage si erano subito messi al lavoro per risolvere la situazione e mettere in piedi il ricorso atto a spiegare e chiarire la documentazione precedentemente inviata.
Purtroppo però, proprio nel pomeriggio, anche il ricorso è stato respinto, con la bocciatura ufficiale la relativa esclusione dal campionato di LegaPro della Sambenedettese. Insieme ad essa, escluse Casertana, Novara, Carpi e Paganese, altre nobili decadute. Un’altra clamorosa esclusione ha interessato anche il Chievo, società da sempre modello di gestione oculata e sana, attualmente in Serie B. Per le escluse, non resta che ricorrere in ultimo grado al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, che avrà l’ultima parola sull’iscrizione o meno delle società nei rispettivi campionati.
Queste le parole in merito alla decisione del Consiglio della FIGC del presidente Gabriele Gravina: «I ricorsi non sono stati accolti e oggi sei club non hanno conseguito la licenza nazionale. Hanno due giorni per fare appello e c’è ancora una partita aperta per quanto riguarda eventuali valutazioni da parte del Collegio di Garanzia. Avevamo allontanato il rischio di perdere squadre iscritte e oggi perdiamo anche una squadra di B. Sono segnali allarmanti che richiamano comunque un intervento – ha aggiunto Gravina parlando di riforma dei campionati -. I tempi sono gli stessi, la necessità di un’accelerazione deriva da una maggiore serenità e positività che abbiamo assimilato in questi 50 giorni di Europei. Non cambia il mio impatto psicologico in termini di convinzione nel dire che è indispensabile un percorso di riforma. Lo dicono i risultati di oggi».
Ora non resta che aspettare la sentenza ultima del Coni, fiduciosi che la società, con il presidente Roberto Renzi che ha investito tantissimo per far rinascere il calcio a San Benedetto del Tronto e ridare dignità ad una piazza che da sempre vive di calcio, importante punto di riferimento nel nostro Paese, faccia di tutto per regolarizzare la documentazione contestata nel secondo grado di giudizio.