Nell’ultra decennale storia della gloriosa Sambenedettese, forse mai come quest’anno la tifoseria aspettava il Capodanno, non certo per festeggiare, ma per lasciarsi definitivamente alle spalle un “Annus Horribilis” in cui è successo davvero di tutto. Dal fallimento della precedente gestione, al tira e molla infiniti tra le varie cordate, nell’estate scorsa, per accaparrarsi una società importantissima con colpi di scena a non finire. Sentenze e tribunali impegnati per settimane con fascicoli e carte.
Alla fine, tutto si è risolto per il meglio con l’avvento della nuova società con a capo il presidente Roberto Renzi, che ha fatto di tutto per recuperare il tempo perduto ed iscrivere la Samb almeno in Serie D, dopo la sorprendente esclusione della squadra dalla LegaPro. Ma i problemi non erano certo ancora finiti. Una squadra da costruire in fretta con un campionato che stava iniziando, con tutte le altre formazioni pronti ai nastri di partenza, ognuna con i propri obiettivi, ma con rose già costruite pronte a darsi battaglia, come sempre in una Serie D dove non si guarda in faccia a nessuno, nemmeno se ti chiami Sambenedettese.
Era ovvio ed inevitabile che si commettessero degli errori, assolutamente in buona fede naturalmente. Si è partiti con mister Massimo Donati, un passato da ottimo giocatore, agli inizi della sua carriera da allenatore. Chiamato per affrontare la C quando tutto sembrava a posto, e richiamato quando si è dovuti ripartire dalla D. Qualcosa non ha funzionato, alcune scelte sbagliate in sede di mercato, e molti giocatori di grande livello hanno faticato più del dovuto a calarsi in una D che, come detto, non perdona nessuno.
Dopo Donati, si è affidata la squadra a Mauro Antonioli, anche lui alle prese con un gruppo ancora da amalgamare, alla ricerca di una condizione fisica migliore, che ha fatto grande fatica a trovare una minima continuità di risultati. Ora il presente con mister Sante Alfonsi, sambenedettese doc, che sembra aver trovato le chiavi giuste, conoscendo anche la piazza come nessun altro. Gli ultimi acquisti di Frulla, Zanazzi, Fall, Cardella, Casella e l’ultimo arrivato Tomaš, tutti ottimi giocatori, di categoria, pronti fisicamente, sembrano aver già dato una loro impronta alla squadra.
Mister Alfonsi ed il suo preziosissimo collaboratore Stefano Visi sembrano aver toccato già le corde giuste, e le ultime due vittorie consecutive contro Tolentino ed Alto Casertano, pur arrivate soffrendo moltissimo, hanno dato grande serenità all’ambiente che può guardare ora con maggior fiducia a questo 2022 che dovrà vedere per forza una Samb risalire la china vedendo, giornata dopo giornata, dove potrà arrivare. Da non dimenticare infine, anche l’arrivo del nuovo preparatore atletico, il prof Francesco Paolini, professionista di assoluto livello che curerà l’aspetto atletico, fondamentale in un torneo come la D, dove l’aspetto agonistico a volte può davvero fare la differenza.
Quel che conta, è comunque avere alle spalle finalmente una società sana che, come ribadito più volte da staff ed atleti, che sino ad ora non ha fatto mai mancare niente, cosa non scontata ormai in tutte le piazze. Solo così si può tornare a programmare un futuro migliore per riportare finalmente la Sambenedettese Calcio nei livelli che merita, e tornare a dare grandi soddisfazioni ad un pubblico che, in questi mesi così difficili, non ha mai fatto mancare l’appoggio ed il sostegno ai propri giocatori.