JESI – «Orgoglio». È la parola più citata, da parte di tutti i presenti, nel lanciare gli “European Games of Integrated Fencing” che dal 3 al 9 settembre prossimo renderanno Jesi capitale della scherma europea: oltre cento atleti da dodici Paesi (Bulgaria, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Polonia, Romania, Spagna, Svezia e Ungheria) arriveranno per sfidarsi con la nazionale italiana capitanata dalla campionessa Bebe Vio, in squadre che mescoleranno persone normodotate e persone con disabilità, oltre alle provenienze. Il tutto fra allenamenti collegiali, tornei maschili e femminili nelle tre armi fioretto, spada e sciabola (7 e 8 settembre al palaTriccoli), worskhop su superamento delle barriere, inclusione, sport e identità europea. E anche una mostra, quella che dal primo (inaugurazione alle 18.30 sabato prossimo) al 30 settembre racconterà a Palazzo dei Convegni la leggenda del Club Scherma Jesi: “Fencing Experience – Una storia in punta di lama”.
«In una città inclusiva, dove si fa molto per i più deboli, una manifestazione nel segno del valore dell’Europa, perché sono convinto che da soli non andiamo da nessuna parte, e della convinzione che chi è in difficoltà va aiutato» sigilla la presentazione dei “Giochi Europei della Scherma Integrata” il sindaco Massimo Bacci, dopo gli interventi del presidente del Coni Marche Fabio Luna, del referente del Comitato Italiano Paralimpico Tarcisio Pacetti, del presidente del Club Scherma Jesi Alberto Proietti Mosca e di quello della Federscherma regionale Stefano Angelelli, di Antonio Massacci presidente dell’Anffas (l’associazione nazionale delle famiglie delle persone con disabilità), dell’assessore allo sport Ugo Coltorti, di Claudio Coppari per la Uisp di Jesi e di Marco Cardinaletti di Eurocube, la cui progettazione ha permesso di intercettare i fondi dei contributi comunitari. Il progetto che ha condotto alla manifestazione ha goduto del finanziamento, per oltre 350mila euro, dei fondi del programma europeo Erasmus+. «La capacità di arrivare ai fondi comunitari e soprattutto di utilizzarli, perché sono troppi quelli che l’Italia dà indietro senza averli saputi spendere, è fondamentale» dice Cardinaletti.
Pacetti sottolinea: «L’appuntamento permetterà a tutti di valutare le abilità della persona disabile, che sono straordinarie». Mentre per Massacci: «E’ emozionante vedere i grandi sforzi di tutti su questo tema. Persone con disabilità e non saranno sedute allo stesso livello e gareggeranno insieme. “Noi” non dobbiamo essere integrati, non è possibile. Ma accettati per quello che siamo, abbattendo le barriere culturali prima che fisiche».
I Giochi saranno aperti dalla cerimonia inaugurale di martedì 4 settembre (21.30) con la sfilata di atleti e delegazioni dall’Appannaggio a piazza della Repubblica. Dal 4 all’8 al PalaTriccoli gli allenamenti e il torneo. Martedì 4 (17,30) a Palazzo dei Convegni il primo workshop “Lo sport fa l’Europa”, con fra gli altri Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca, Stefano Cerioni, la parlamentare europea Silvia Costa, il presidente della Federscherma Giorgio Scarso e i professori dell’Università di Bologna Nicola Sbetti e Fulvio Cammarano. Il 5, stessa ora e sede, “Sport e Economia, un binomio perfetto”, con il Pro rettore della Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, il presidente della Fondazione “Gabriele Cardinaletti” Andrea Cardinaletti, Daniele Crognaletti di Esitur, il responsabile marketing dell’Udinese Calcio Maurizio Franzone e la dirigente regionale Patrizia Sopranzi.
Venerdì 7 alle 18 in piazza delle Monnighette, “Sport e disabilità, andare oltre le barriere”, con le campionesse paralimpiche Bebe Vio e Francesca Kosinska, il presidente Anfass nazionale Roberto Speziale e la dirigente regionale Fispes Sabina Schiavoni.
Sabato 8 settembre alle 21.30 in piazza Federico II infine, in occasione della Notte Azzurra dello Sport, la cerimonia conclusiva e la premiazione dei vincitori del torneo di scherma integrata.