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Serie C, Pulcinelli: «Ascoli, la retrocessione è colpa mia. Ho incontrato i tifosi»

Il patron bianconero è tornato a parlare a quattro mesi dalla caduta in terza serie e si è assunto le responsabilità del dramma sportivo

Massimo Pulcinelli (foto Ascoli Calcio)

ASCOLI – Il patron dell’Ascoli Calcio Massimo Pulcinelli torna a parlare per la prima volta dopo la retrocessione dello scorso maggio. E lo fa al Picchio Village, a poche ore dalla partenza della squadra per Busto Arsizio, dove sabato pomeriggio alle 18.30 sfiderà il Milan Futuro. Una conferenza attesa, quella del numero uno bianconero, nella quale sono stati affrontati tanti argomenti. A partire proprio dalle scorie lasciate dalla retrocessione in C dopo nove stagioni di cadetteria: «A livello personale l’ho vissuta come un dramma, ero convinto di ottenere la salvezza, se penso che siamo stati condannati solo per un punto, ho tanto rammarico. Per il 90 per cento la responsabilità della retrocessione è mia».

Il faccia a faccia

Il patron, prima della conferenza, ha incontrato una delegazione di ultras. La tifoseria organizzata, quest’anno, ha deciso di non assistere alle sfide casalinghe al Del Duca, proseguendo così nel rapporto di netto contrasto con la società. Ultras che hanno parlato anche con i giornalisti ribadendo le proprie richieste avanzate a Pulcinelli: un deciso cambio di rotta, soprattutto per quanto riguarda gli uomini presenti nell’assetto societario. Solo così, eventualmente, si potrà provare a ricompattare l’ambiente. «Non credo abbiano deciso di rientrare allo stadio – spiega Pulcinelli -. C’è stato un confronto, anche con idee e punti di vista differenti, ma con grande rispetto. Oggi abbiamo messo un primo mattone per la risoluzione del conflitto». Sulla situazione economica: «Da quando siamo retrocessi a oggi abbiamo pagato cinque milioni di euro; in Serie B arrivano otto milioni dai diritti tv, in Serie C meno di uno. L’80% dei club di C ha debiti maggiori dell’Ascoli. Approfitto per puntualizzare che l’Ascoli non si è iscritto per i soldi di quattro sponsor, come qualcuno ha detto: ringrazio Giuliano Tosti, che è tornato come sponsor dopo qualche anno ed è l’unica novità, ma Faraotti, Gabrielli e Morosini, che ringrazio e stimo, hanno anticipato, come fanno da quattro anni, gli importi della sponsorizzazione».