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Volley femminile, la Lardini Filottrano riparte dalla B con non poche difficoltà tra organico e coach

Aver dovuto rinunciare alla serie A non è l'unico problema che ha condizionato l'estate della Lardini, alla prese con altri scogli che rischiano di minare lo sviluppo del progetto di ripartenza appena avviato

Dopo una primavera di incertezze e di paure, l’estate sta riservando non poche difficoltà alla Lardini Filottrano. Dopo la decisione di ripartire dalla serie B chiudendo 6 anni di serie A, tra A1 e A2, l’ammissione della squadra alla B1 invece che alla B2 ha complicato i piani della società.

Giovanni Morresi, presidente onorario della Lardini Filottrano, ha evidenziato la preoccupazione di affrontare la 3^ serie nazionale con un roster giovanissimo e allestito per la serie inferiore.

 «Sicuramente avremmo preferito ripartire dalla B2 invece che dalla B1, avendo avviato un progetto con una squadra under 19 che ambisse a far bene anche a livello di campionato giovanile», ha detto Morresi. «La preoccupazione nasce dal timore che il percorso di crescita di giocatrici giovani venga in parte frustrato da eventuali risultati negativi che in un campionato come la B1 con tante atlete esperte e forti, sono da mettere in conto».

La Lardini è inserita nel girone D con le marchigiane della Clementina 2020 e della Pieralisi Jesi oltre a Imola a Cesena, Trevi e Perugia, Latina Fiumerapido, Frosinone, Altino e Chieti.

Il problema in casa Lardini, quindi, non è il risultato sportivo in sé, quanto la serenità del percorso di crescita che le ragazze devono portare avanti.

La conseguenza è il ricorso al mercato provando a rinforzare la rosa. «Ci stiamo guardando intorno ma in questo momento è difficile perché le atlete ancora libere sono poche» conclude Morresi.

La società che sta ospitando l’Rc Cannes al Settecolli di Filottrano alle prese con un caso positivo di Covid-19 ha un altro problema da affrontare, quello legato al tecnico della squadra di B1.

Per allenare in questa categoria, infatti, occorre che il primo allenatore abbia conseguito il titolo di allenatore di 3° grado. Al momento Davide Persico, da due stagioni a Filottrano, indicato come probabile coach anche se il suo nome non è stato ufficializzato, non possiede tale requisito e potrebbe essere necessario richiedere una deroga. La margherita da sfogliare ha quindi molti petali.