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La Megabox Vallefoglia abbraccia la sua americana. Kramer finalmente nel gruppo

A poco più di due settimane dall'avvio del campionato coach Bonafede può lavorare con il roster al completo e testare le qualità di una squadra ambiziosa ma che, per essere competitiva, deve inserire al meglio le nuove

Rachel Kramer tra Costagli e Colzi

In vista dell’avvio del campionato di serie A2, il primo della sua storia, fissato con la trasferta a Soverato del 20 settembre, la Megabox Vallefoglia ha finalmente a disposizione la centrale statunitense Rachel Kramer. Arrivata in Italia dagli Stati Uniti, la giocatrice ha dovuto osservare la quarantena ma ora ha finalmente modo di allenarsi con le compagne mettendosi a disposizione di coach Bonafede.

Anche i tifosi potranno conoscere la giocatrice così come il resto del roster il prossimo 9 settembre alla Tenuta Santi Giacomo e Filippo di Pantiere, Urbino in occasione della presentazione della squadra.

Centrale di ben 208 centimetri, classe 1998, Kramer è nata a Phoenix (Arizona), ha frequentato la high school a Desert Vista e poi l’Università della Florida, dove si è diplomata nel 2019 ed ha completato un Master in Business Administration.

Quindi l’avvio dell’esperienza italiana.

«Ho scelto di venire in Italia – dice la giocatrice più alta della serie A – perché è il paese migliore al mondo nel quale giocare a pallavolo. E’ un paese che mi ha sempre attirato e quindi praticare lo sport che amo in una nazione che ho sempre voluto conoscere ed esplorare mi è sembrato il massimo per me. Il mio agente stava cercando una squadra per me e la Megabox è stata la prima che mi ha proposto. Mi ha detto che Fabio Bonafede è un grande allenatore, che Pesaro è una bella città, e che questo sarebbe stato il posto perfetto nel quale cominciare la mia carriera da professionista».

I campionati universitari americani sono competitivi ma certamente realtà diverse rispetto a quelli europei. Kramer ha primeggiato venendo premiata tre volte con l’All-American Award come una delle migliori atlete dell’anno. Per integrarsi al meglio sta studiando l’italiano: «Sto studiando molto e via via sarò in grado di comunicare meglio con loro e così riuscire a conoscerle davvero».

L’integrazione è fondamentale per ottenere i risultati che la società si attende da questo gruppo e Kramer, come unica straniera della squadra, dovrà contribuire fattivamente: «Nel mio primo anno spero di imparare tanto sulla pallavolo italiana. Spero che potremo competere come squadra per portare a casa il primo posto a Vallefoglia. Non immagino un modo migliore per cominciare la mia carriera di professionista che vincere il campionato».

L’ambizione non manca.