i timori
Oltre 340 posti di lavoro a rischio: preoccupazione a Comunanza per il futuro della Whirlpool
Anche il neo parlamentare Augusto Curti interviene sulla vicenda: «Bisogna avere a cuore lo stabilimento piceno»
Anche il neo parlamentare Augusto Curti interviene sulla vicenda: «Bisogna avere a cuore lo stabilimento piceno»
«Un segno non positivo», il commento di Pierpaolo Pullini, responsabile per la Fiom del distretto economico di Fabriano, nel quale la Whirlpool è presente con lo stabilimento di Melano e la direzione in città
Nel frattempo, nello stabilimento a Mergo di Elica, sono partiti i contratti di solidarietà come previsto dall’accordo del dicembre scorso che mise fine alla lunga vertenza sindacale
Mise e Commissione Europea protagoniste dell’incontro organizzato da Confcommercio che andrà in scena al Fermo Forum all’interno di Tipicità Festival
Lavoratori davanti al Tribunale di Ancona venerdì 18 febbraio e con tre pullman a Roma per il nuovo incontro al Mise di lunedì 21. Tre offerte in campo ma nessuna apertura su tempi e rinvio dei licenziamenti dalla multinazionale
Deludente l’esito del nuovo incontro al Mise: nessuna apertura su allungamento dei tempi della procedura di chiusura e rinvio dei licenziamenti. Si torna al Ministero, in presenza a Roma coi lavoratori, il 21 febbraio
Entro oggi, 14 febbraio, l’azienda attende la presentazione nero su bianco delle offerte da parte degli interessati a rilevare il sito di via Roncaglia. Poi si torna al Mise e in Tribunale. Il 17 Consiglio comunale aperto sul tema
Convocazione mista. A quasi un mese di distanza, dunque, si torna al tavolo, nella speranza che il lavoro sotterraneo di queste settimane, abbia portato i frutti sperati
Dal coordinamento sindacale unitario della multinazionale, leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti, si evidenziano tutte le criticità emerse durante l’ultima riunione del tavolo istituzionale al Mise
Secondo la consigliera regionale del M5S, la multinazionale fabrianese dovrebbe compiere ulteriori passi in avanti nella trattativa. Chiesto anche ai sindacati di non cedere alla tentazione di abbandonare il tavolo
Secondo le parti sociali e le Rsu di stabilimento, ci sarebbero altre produzioni di alta gamma pronte a essere trasferite da Mergo, all’Est Europa
Timidi segnali per ulteriori passi in avanti, a seguito dell’incontro odierno del tavolo di crisi al Ministero dello Sviluppo economico a Roma
Nel documento finale, le proposte dei 5 Stelle su fabbisogno di competenze e mappa delle strutture per nuovi investimenti. Molto soddisfatta dell’esito della discussione la consigliera regionale
L’incontro sarà in presenza e tratterà di strategie per l’occupazione sul terriotrio marchigiano. Non si esclude che questo terzo rinvio possa celare un lavoro sotterraneo per cercare di arrivare a un accordo definitivo
Si potrebbe trattare del summit decisivo per arrivare a un accordo sui nuovi contenuti del piano strategico ed evitare l’ecatombe occupazionale preventivata dalla multinazionale
Nuovo faccia a faccia, in videoconferenza, per la vertenza Elica con il tavolo di crisi al Mise: le distanze rimangono, ma si segnalano passi in avanti. Ecco commenti dell’azienda e dei sindacati
Posticipata una nuova ecatombe occupazionale. I 537 lavoratori – 275 a Fabriano, stabilimento di Santa Maria, e 262 in Umbria, a Gaifana – stanno usufruendo della cassa integrazione per cessazione, che scadrà il 15 novembre
Il responsabile della Fiom per il distretto economico di Fabriano, Pierpaolo Pullini, ha chiesto la convocazione di un tavolo anche a livello locale. Accontentato, l’azienda lo ha convocato per il 13 luglio
La proposta: dar vita a un tavolo sulla riconversione industriale, che metta insieme bisogni del territorio e strumenti economico-finanziari del Governo e con istituzioni locali e parti sociali
Poco dopo il summit con il Ministero dello Sviluppo economico, l’AD della multinazionale fabrianese, Giulio Cocci: «Seppur doloroso, il Piano industriale è fondamentale per rendere l’azienda competitiva»
Come riferiscono fonti sindacali, l’azienda ha ribadito i contenuti del piano strategico, mentre Regione e Mise, contrari come le parti sociali, sono pronti a valutare strumenti per rendere competitivi siti italiani, sempre che il piano venga ritirato
Parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali hanno incontrato, virtualmente, il viceministro allo Sviluppo economico con delega alle crisi industriali, Alessandra Todde
Nella giornata delle Festa dei Lavoratori, due crisi vertenze industriali continuano ad agitare la scena nel comprensorio fabrianese per evitare un’altra ecatombe occupazionale
Rimandato al 3 maggio il primo confronto al Ministero dello Sviluppo economico fra i sindacati di categoria, la Regione Marche e il management della multinazionale
Non accenna a scendere la tensione sulla vertenza che coinvolge la multinazionale di Fabriano. Il tutto in attesa dell’apertura ufficiale, in remoto, del tavolo di crisi al Mise
La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Simona Lupini, invita tutti ad assumersi la massima responsabilità: «La chiusura dello stabilimento di Cerreto d’Esi sarebbe un colpo mortale per l’occupazione del territorio»
Il faccia a faccia virtuale è servito solo per cristallizzare le posizioni di tutte le parti. La trattativa vera e propria potrebbe iniziare dal 29 aprile prossimo
Tavolo di confronto con il Ministero fissato per il 20 aprile. Le parti sociali ribadiscono che ogni discussione con la multinazionale potrà avere inizio solo dopo il ritiro del piano strategico 2021-2023
Massimiliano Nobis (Fim-Cisl), Barbara Tibaldi (Fiom-Cgil) e Gianluca Ficco (Uilm-Uil) definiscono il piano strategico dell’azienda «inaccettabile»
Saranno presenti le sottosegretarie Alessia Morani e Alessandra Todde. A renderlo noto è la segretaria provinciale Uilm Isabella Gentilucci
Il sottosegretario al Mise ha elaborato una proposta progettuale in vista delle risorse europee per rilanciare le aree Appenniniche e contrastare lo spopolamento
Siglato l’accordo per ulteriore cassa integrazione. I lavoratori saranno coperti, in modo retroattivo, dal 7 settembre scorso al 15 novembre prossimo, dieci settimane
Prossima riunione, in remoto, il 17 settembre. I lavoratori, riuniti in assemblea, rimangono con il fiato sospeso e non percepiscono cassa integrazione da alcuni giorni
Se dovessero essere individuati strumenti di sostegno, l’azienda potrebbe ritirare la procedura di mobilità. Per questo occorre un immediato confronto in sede ministeriale
Lavoratori in presidio davanti all’Oratorio della Carità. La sottosegretaria al Mise li ha rassicurati che presto sarà convocato un tavolo istituzionale sulla vertenza
«È un modo per eludere la legge dello Stato che prevede blocco dei licenziamenti», hanno tuonato i massimi dirigenti sindacali collegati in videoconferenza