la paura
Falconara, fiamme domate alla raffineria. Situazione rientrata
Una colonna di fiamme, visibile nell’hinterland anconetano anche ad alcuni chilometri di distanza, si era generata dopo che nella zona era stato udito un forte boato
Una colonna di fiamme, visibile nell’hinterland anconetano anche ad alcuni chilometri di distanza, si era generata dopo che nella zona era stato udito un forte boato
«Pronunciamento netto, che rende merito all’attenzione da sempre riposta verso l’integrità delle sue operazioni e la salvaguardia dell’ambiente da parte della Raffineria e delle persone che ci lavora»
Dalle analisi condotte dall’Agenzia Regionale per l’Ambiente in seguito all’incendio è emerso che l’unico inquinante che ha registrato variazioni significative è l’idrogeno solforato
Sono partite da oggi le operazioni preliminari per la riapertura dell’impianto, prevista entro i primi giorni della prossima settimana. Un ritorno verso la normalità che, gradualmente, riporterà in attività dipendenti diretti, contrattisti e indotto per quasi 1500 persone
Coinvolta la raffineria di Falconara. «Si contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente. La transizione della mobilità non può essere un lusso per pochi», dice l’ad di Daniele Bandiera
I lavori sulla struttura di Falconara sono iniziati ieri. Possibili fenomeni odorigeni localizzati e un innalzamento della torcia, tra gli effetti dell’intervento
Per la prima volta tutti gli attori questa mattina si sono ritrovati attorno a un tavolo per il seminario fortemente voluto dall’assessore all’Ambiente, Angelo Sciapichetti, con i dirigenti del Ministero dell’Ambiente
Questa mattina al Castello il sindaco di Falconara Stefania Signorini ha incontrato per la prima volta Ugo Brachetti Peretti e Daniele Bandiera, presidente e amministratore delegato della raffineria
Il Comitato tecnico regionale, dopo aver formulato prescrizioni nei confronti dell’Api, all’indomani dell’incidente al serbatoio TK61, ha organizzato sopralluoghi all’interno del sito per verificarne il rispetto e domani (24 agosto) valuterà i risultati dei controlli. Alla riunione parteciperà anche il sindaco di Falconara Stefania Signorini
L’autorizzazione integrata ambientale per l’Api di Falconara è stata rinnovata l’11 maggio scorso e pubblicata in Gazzetta il 28 maggio. Polemica sui social perché il Comune non ne ha dato notizia
La Procura ha scelto un ingegnere di Camerata Picena, Gabriele Annovi.Toccherà a lui stabilire cosa sia accaduto alla cisterna TK61 l’11 aprile scorso con l’aria diventata irrespirabile per una settimana su tutto il territorio
La Procura ha già inviato le notifiche, questa mattina, e riguardano l’amministratore delegato Giancarlo Cogliati più 15 vertici dell’Api per il trafilamento di idrocarburi da una cisterna. Tra i reati contestati dal pm Irene Bilotta anche quelli ambientali. Le parti offese sono 1035, cittadini che hanno sporto denuncia dopo l’aria irrespirabile e che possono ritirare gli atti in Comune
Riuniti sotto la sigla “Aria Pulita per Falconara” chiedono una corretta e tempestiva informazione alla popolazione sull’impatto per la salute dei fenomeni di inquinamento dell’aria e sulle migliori misure da adottare per fronteggiare queste emergenze
La Magistratura vuole vedere se ci sono stati problemi di manutenzione al serbatoio dell’Api di Falconara interessato, ad aprile, da un trafilamento di idrocarburi che ha diffuso nell’aria respirata dai cittadini la puzza di benzene durata una settimana
Da Piazza Mazzini, i manifestanti percorreranno via Bixio e via Flaminia nel tratto compreso fra via Roma e via Trento per poi tornare in piazza Mazzini. Dunque, il corteo non si muoverà verso il sito della raffineria
Il numero uno di Confindustria Marche Nord Claudio Schiavoni interviene sull’argomento, dopo la vicenda delle esalazioni di idrocarburi dalla raffineria di Falconara. «In quanto associazione che tutela il ruolo dell’industria sul territorio auspichiamo dalle amministrazioni un aiuto a promuovere un dibattito sereno e scevro da manipolazioni», dice
Approvato all’unanimità dall’assemblea legislativa. Coinvolti nel confronto tutti i soggetti istituzionalmente competenti anche le organizzazioni sindacali e dei cittadini. Obiettivo: ottenere una chiara conoscenza multidisciplinare dello stato attuale del sito di Falconara
A chiederla il presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo per fare chiarezza sulla situazione venutasi a creare nel territorio di Falconara e nei comuni limitrofi dopo la fuoriuscita di sostanze petrolifere. Rifondazione Chiaravalle intanto sottolinea che il problema non riguarda solo la città costiera
Non solo getto pericoloso di cose tra le ipotesi di reato del fascicolo aperto dalla magistratura dorica sulla puzza di gas proveniente dalla raffineria di Falconara. L’indagine, seguita direttamente dal procuratore capo facente funzioni Irene Bilotta, al momento è contro ignoti
Getto pericoloso di cose, il reato ipotizzato e sul quale verrà informata domani (16 aprile) la Procura. Intanto questa mattina si è tenuto un tavolo tecnico all’Arpam. «Non sono stati segnalati fenomeni acuti di tipo sanitario»
La direzione dell’impianto petrolchimico si rivolge direttamente ai falconaresi illustrando nel dettaglio le cause dei cattivi odori degli ultimi giorni e quanto fatto per risolvere il problema
Nel pomeriggio di oggi diversi cittadini hanno telefonato ai vigili del fuoco e ai vigili urbani per la percezione di forti esalazioni a Falconara. La società di idrocarburi risponde che aveva avvisato le autorità con un comunicato circa le operazioni ad un serbatoio danneggiato ed iniziate ieri
«C’è stato un innesco che ha provocato alcune fiamme immediatamente messe sotto controllo e neutralizzate dalla squadra di primo intervento», dice la direzione
Imesa ha acquisito da Saipem una commessa del valore di 13 milioni di euro che comprende la fornitura di sottostazioni elettriche in container destinate alla Kuwait National Petroleum Company