la protesta
Comitato a difesa dell’ospedale: «Basta a considerare Senigallia cenerentola dell’Area vasta 2»
Il comitato tuona contro la politica regionale: «La giunta Acquaroli deve cambiare registro. Non ascoltate le necessità dei senigalliesi»
Il comitato tuona contro la politica regionale: «La giunta Acquaroli deve cambiare registro. Non ascoltate le necessità dei senigalliesi»
La direzione d’Area vasta 2 interviene dopo le critiche e le perplessità di utenti, istituzioni, medici e associazioni: «La cittadinanza potrà continuare ad usufruire dei servizi anagrafici e ambulatoriali come di consueto, garantite in sicurezza le attività distrettuali e specialistiche»
I primi cittadini di Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Senigallia, Serra de’ Conti e Trecastelli scrivono ad Acquaroli, Saltamartini e Storti: «Incontro urgente, servono risposte efficaci e non più rinviabili»
La consigliera regionale racconta il caso di una pesarese: un esempio di «malfunzionamento della sanità regionale. Il sistema continua a essere in affanno»
«Situazione ormai cronica» denuncia il Tribunale del Malato. E il consigliere regionale Santarelli: «Personale sanitario allo stremo, la giunta regionale immobile»
Il coordinatore del Tribunale del Malato, Umberto Solazzi: «Stato pietoso ma bisogna avere il coraggio di denunciarlo, disgustoso il silenzio assordante delle amministrazioni. Cosa fanno i politici locali?»
L’equipe del dottor Corinaldesi ha operato con successo per un raro caso di occlusione intestinale determinato dall’ernia di Landzert: notevole l’interesse della comunità internazionale per il lavoro dei chirurghi senigalliesi
Nella seduta del 14 settembre si tratterà anche dell’assetto organizzativo Asur e delle carenze del nosocomio senigalliese in rapporto al presidio unico
Caos nell’accesso e problemi organizzativi all’interno a causa della carenza di personale. Il coordinatore del TdM Umberto Solazzi: «Serve chiarezza sul futuro dell’ospedale: cosa vogliono farne?»
Il comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia attacca la giunta regionale: «Non ha fatto ancora nulla per il cambiamento sanitario, siamo molto delusi»
Il dottor Yuri Rosati prenderà servizio dalla prossima settimana. Il punto della situazione sanitaria in Valmusone
I dem accusano il governo Acquaroli di non rispettare le promesse fatte agli elettori mentre il personale sanitario «nonostante gli sforzi, non riesce più a far fronte alle richieste di salute dei cittadini»
Usb segnala che l’Area Vasta 5 ha tagliato la reperibilità notturna dello psichiatra al Pronto soccorso. Il direttore Milani: «Pronti a reperire due specialisti»
Il sindaco annuncia che il reparto non chiuderà e che anzi presto saranno assunti nuovi medici. Il consigliere Ginnetti propone che l’ospedale divenga la sede unica della Pneumologia dell’Inrca di Ancona
L’esponente della lista L’altra Senigallia con la Sinistra contesta il piano sanitario regionale e i tagli alla sanità pubblica che oggi poteva essere più preparata a fronteggiare l’emergenza coronavirus
Senza il potenziamento del personale, l’ospedale della spiaggia di velluto rischia per l’estate la redistribuzione dei posti letto in modo da garantire comunque l’operatività dei reparti. La denuncia dei sindacati
Funziona la tac ma non il carrello elevatore e il paziente non può essere sottoposto all’esame. Ma questa è solo l’ultima segnalazione dopo i gravi casi verificatisi anche ad Ancona e Fabriano: «Se questa è la buona sanità…»
Venerdì 22 marzo diversi relatori, tra cui il sindaco di Pergola e quello di Fossombrone, spiegheranno lo stato attuale dei servizi sanitari anche alla luce del nuovo piano
Umberto Solazzi e Carlo Massacci puntano il dito contro chi dovrebbe sostenere il nosocomio cittadino: «Poche aspettative dal Piano Sanitario Regionale 2019-2021»
La sanità pubblica di Senigallia ancora al centro delle polemiche. Dopo le attrezzature obsolete del Pronto soccorso, la Tac che si rompe di continuo e la risonanza magnetica che ha impiegato 8 anni per essere sostituita ora questa nuova questione
Le sigle sindacali chiedono un adeguato finanziamento del sistema sanitario pubblico e il rinnovo del contratto di lavoro. Talè: «Liste d’attesa, pronto soccorso e la modifica della delibera 1331 che riguarda la gestione dei centri diurni per disabili sono i tre temi su cui stiamo lavorando»
La Rete regionale per la sanità pubblica e L’Assemblea per la salute pubblica di Jesi, organizzano un incontro dibattito per venerdì 23 novembre, al Palazzo dei Convegni di Jesi, sull’attualissima e rilevante questione
Chiudono ospedali e ambulatori, in degrado la rete autostradale, dismessi molti servizi pubblici: l’attacco di PaP contro una strategia in voga dagli anni ’90 di cui oggi si vedono gli effetti devastanti
Il dibattito sul nosocomio cittadino è ancora infuocato. In tanti lamentano le carenze dell’intera struttura con il passaggio all’Inrca. La parola al sindaco Simone Pugnaloni
Il Tdm: «Creare un fondo ad hoc destinato alla liquidazione dei rimborsi con le somme versate alle aziende sanitarie ed ospedaliere dai medici che svolgono attività intramoenia»
La civica ribadisce: la migliore sanità per i cittadini è quella pubblica, l’unica che possa garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini, distribuita sul territorio, efficiente, equa e non un privilegio in base alla ricchezza
Approvato con voto unanime il testo dove si impegna la giunta regionale a potenziare i livelli dei servizi e delle strutture sanitarie per la spiaggia di velluto e il territorio vallivo Misa Nevola
Non si considera che il privato sceglierà solo i servizi con rimborsi favorevoli, lasciando quelli sfavorevoli al pubblico, spiega il presidente del Tribunale del Malato di Senigallia. Inoltre l’utenza non potrà valutare la sperimentazione
Dagli attivisti di Senigallia un intervento a favore delle ultime due iniziative in campo sociale e sanitario: iniziative dal basso che vanno a coprire i buchi lasciati dalle istituzioni pubbliche
Adesioni superiori ad ogni previsione, con punte dell’80%. Il segretario regionale Anaao-Assomed: «Pronte altre due giornate di sciopero se la politica non ci ascolta»